Giovanni
La Parola fatta carne
Giovanni 1:1 Nel principio era la Parola e la Parola era presso Dio, e la Parola era Dio.
Giovanni 1:2 Egli (la Parola) era nel principio con Dio.
Giovanni 1:3 Tutte le cose sono state fatte per mezzo di lui (la Parola), e senza di lui nessuna delle cose fatte è stata fatta.
Giovanni 1:4 In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini.
Giovanni 1:5 E la luce risplende nelle tenebre e le tenebre non l'hanno compresa.
Giovanni 1:6 Vi fu un uomo mandato da Dio, il cui nome era Giovanni.
Giovanni 1:7 Questi venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, affinché tutti credessero per mezzo di lui;
Giovanni 1:8 egli non era la luce, ma fu mandato per rendere testimonianza della luce.
Giovanni 1:9 Egli (la Parola) era la luce vera, che illumina ogni uomo che viene nel mondo.
Giovanni 1:10 Egli (la Parola) era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non lo ha conosciuto.
Giovanni 1:11 Egli è venuto in casa sua, e i suoi non lo hanno ricevuto,
Giovanni 1:12 ma a tutti coloro che lo hanno ricevuto, egli ha dato l'autorità di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome,
Giovanni 1:13 i quali non sono nati da sangue né da volontà di carne, né da volontà di uomo, ma sono nati da Dio.
Giovanni 1:14 E la Parola si è fatta carne ed ha abitato fra di noi, e noi abbiamo contemplato la sua gloria, come gloria dell'unigenito proceduto dal Padre, piena di grazia e di verità.
Testimonianza di Giovanni Battista
Giovanni 1:15 Giovanni testimoniò di lui e gridò, dicendo: «Questi è colui del quale dicevo: "Colui che viene dopo di me mi ha preceduto, perché era prima di me"».
Giovanni 1:16 E noi tutti abbiamo ricevuto dalla sua pienezza grazia sopra grazia.
Giovanni 1:17 Poiché la legge è stata data per mezzo di Mosè, ma la grazia e la verità sono venute per mezzo di Gesù Cristo.
Giovanni 1:18 Nessuno ha mai visto Dio; l'unigenito Figlio, che è nel seno del Padre, è colui che lo ha fatto conoscere.
Giovanni 1:19 E questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme dei sacerdoti e dei leviti per domandargli: «Chi sei tu?».
Giovanni 1:20 Egli lo dichiarò e non lo negò, e dichiarò: «Io non sono il Cristo».
Giovanni 1:21 Allora essi gli domandarono: «Chi sei dunque? Sei tu Elia?». Egli disse: «Non lo sono!». «Sei tu il profeta?». Ed egli rispose: «No!».
Giovanni 1:22 Essi allora gli dissero: «Chi sei tu, affinché diamo una risposta a coloro che ci hanno mandato? Che dici di te stesso?».
Giovanni 1:23 Egli rispose: «Io sono la voce di colui che grida nel deserto: Raddrizzate la via del Signore, come disse il profeta Isaia».
Giovanni 1:24 Or coloro che erano stati mandati venivano dai farisei;
Giovanni 1:25 essi gli domandarono e gli dissero: «Perché dunque battezzi, se tu non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?».
Giovanni 1:26 Giovanni rispose loro, dicendo: «Io battezzo con acqua, ma in mezzo a voi sta uno che non conoscete.
Giovanni 1:27 Egli è colui che viene dopo di me e che mi ha preceduto, a cui io non sono degno di sciogliere il legaccio dei sandali».
Giovanni 1:28 Queste cose avvennero in Betabara al di là del Giordano, dove Giovanni battezzava.
Giovanni 1:29 Il giorno seguente, Giovanni vide Gesù che veniva verso di lui e disse: «Ecco l'Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo!
Giovanni 1:30 Questi è colui del quale dissi: "Dopo di me viene un uomo che mi ha preceduto, perché era prima di me".
Giovanni 1:31 Io non lo conoscevo, perciò sono venuto a battezzare con acqua, affinché egli fosse manifestato in Israele».
Giovanni 1:32 E Giovanni testimoniò, dicendo: «Io ho visto lo Spirito scendere dal cielo come una colomba e fermarsi su di lui.
Giovanni 1:33 Io non lo conoscevo, ma colui che mi mandò a battezzare con acqua mi disse: "Colui sul quale vedrai scendere lo Spirito e fermarsi su di lui, è quello che battezza con lo Spirito Santo".
Giovanni 1:34 Ed io ho visto ed ho attestato che questi è il Figlio di Dio».
I primi discepoli di Gesù
Giovanni 1:35 Il giorno seguente, Giovanni era nuovamente là con due dei suoi discepoli.
Giovanni 1:36 E, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l'Agnello di Dio».
Giovanni 1:37 E i due discepoli, avendolo sentito parlare, seguirono Gesù.
Giovanni 1:38 Ma Gesù, voltatosi e vedendo che lo seguivano, disse loro: «Che cercate?» Essi gli dissero: «Rabbi (che, tradotto; vuol dire maestro), dove abiti?».
Giovanni 1:39 Egli disse loro: «Venite e vedete». Essi dunque andarono e videro dove egli abitava, e stettero con lui quel giorno. Era circa l'ora decima.
Giovanni 1:40 Andrea, fratello di Simon Pietro, era uno dei due che avevano udito questo da Giovanni e avevano seguito Gesù.
Giovanni 1:41 Costui trovò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia che, tradotto, vuol dire: "Il Cristo"»;
Giovanni 1:42 e lo condusse da Gesù. Gesù allora, fissandolo, disse: «Tu sei Simone, figlio di Giona; tu sarai chiamato Cefa che vuol dire: sasso».
Giovanni 1:43 Il giorno seguente, Gesù desiderava partire per la Galilea; trovò Filippo e gli disse: «Seguimi».
Giovanni 1:44 Or Filippo era di Betsaida, la stessa città di Andrea e di Pietro.
Giovanni 1:45 Filippo trovò Natanaele e gli disse: «Abbiamo trovato colui, del quale hanno scritto Mosè nella legge e i profeti: Gesù da Nazaret, il figlio di Giuseppe».
Giovanni 1:46 E Natanaele gli disse: «Può venire qualcosa di buono da Nazaret?». Filippo gli disse: «Vieni e vedi».
Giovanni 1:47 Gesù vide venirgli incontro Natanaele e disse di lui: «Ecco un vero Israelita, in cui non c'è inganno».
Giovanni 1:48 Natanaele gli disse: «Come fai a conoscermi?». Gesù gli rispose, dicendo: «Ti ho visto quando eri sotto il fico, prima che Filippo ti chiamasse».
Giovanni 1:49 Natanaele, rispondendogli, disse: «Maestro, tu sei il Figlio di Dio; tu sei il re d'Israele».
Giovanni 1:50 Gesù rispose e gli disse: «Poiché ho detto di averti visto sotto il fico, tu credi; vedrai cose maggiori di queste».
Giovanni 1:51 Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico che da ora in poi vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell'uomo».
Le nozze di Cana; l'acqua mutata in vino
Giovanni 2:1 Tre giorni dopo, si fecero delle nozze in Cana di Galilea, e la madre di Gesù si trovava là.
Giovanni 2:2 Or anche Gesù fu invitato alle nozze con i suoi discepoli.
Giovanni 2:3 Essendo venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno più vino».
Giovanni 2:4 Gesù le disse: «Che cosa c'è tra te e me o donna? L'ora mia non è ancora venuta».
Giovanni 2:5 Sua madre disse ai servi: «Fate tutto quello che egli vi dirà».
Giovanni 2:6 Or c'erano là sei recipienti di pietra, usati per la purificazione dei Giudei, che contenevano due o tre misure ciascuno.
Giovanni 2:7 Gesù disse loro: «Riempite d'acqua i recipienti». Ed essi li riempirono fino all'orlo.
Giovanni 2:8 Poi disse loro: «Ora attingete e portatene al maestro della festa». Ed essi gliene portarono.
Giovanni 2:9 E come il maestro della festa assaggiò l'acqua mutata in vino (or egli non sapeva da dove venisse quel vino, ma ben lo sapevano i servi che avevano attinto l'acqua), il maestro della festa chiamò lo sposo,
Giovanni 2:10 e gli disse: «Ogni uomo presenta all'inizio il vino migliore e, dopo che gli invitati hanno copiosamente bevuto, il meno buono; tu, invece, hai conservato il buon vino fino ad ora».
Giovanni 2:11 Gesù fece questo inizio dei segni in Cana di Galilea e manifestò la sua gloria, e i suoi discepoli credettero in lui.
Giovanni 2:12 Dopo questo, egli discese a Capernaum con sua madre, i suoi fratelli e i suoi discepoli; ed essi rimasero lì pochi giorni.
Gesù purifica il tempio
Giovanni 2:13 Or la Pasqua dei Giudei era vicina, e Gesù salì a Gerusalemme.
Giovanni 2:14 E trovò nel tempio venditori di buoi, di pecore, di colombi, e i cambiamonete seduti;
Giovanni 2:15 fatta quindi una frusta di cordicelle, li scacciò tutti fuori del tempio insieme con i buoi e le pecore, e sparpagliò il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò le tavole,
Giovanni 2:16 e ai venditori di colombi disse: «Portate via da qui queste cose; non fate della casa del Padre mio una casa di mercato».
Giovanni 2:17 Così i suoi discepoli si ricordarono che stava scritto: «Lo zelo della tua casa mi ha divorato».
Giovanni 2:18 Allora i Giudei risposero e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?».
Giovanni 2:19 Gesù rispose e disse loro: «Distruggete questo tempio e in tre giorni io lo ricostruirò».
Giovanni 2:20 Allora i Giudei dissero: «Ci son voluti quarantasei anni per edificare questo tempio, e tu lo ricostruiresti in tre giorni?».
Giovanni 2:21 Ma egli parlava del tempio del suo corpo.
Giovanni 2:22 Quando poi egli fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che egli aveva loro detto questo e credettero alla Scrittura e alle parole che Gesù aveva detto.
Giovanni 2:23 Ora, mentre egli si trovava in Gerusalemme alla festa della Pasqua, molti credettero nel suo nome vedendo i segni che faceva,
Giovanni 2:24 ma Gesù non si fidava di loro, perché li conosceva tutti,
Giovanni 2:25 e perché non aveva bisogno che alcuno gli testimoniasse dell'uomo, perché egli conosceva ciò che vi era nell'uomo.
Gesù ammaestra Nicodemo sulla nuova nascita
Giovanni 3:1 Or c'era fra i farisei un uomo di nome Nicodemo, un capo dei Giudei.
Giovanni 3:2 Questi venne a Gesù di notte e gli disse: «Maestro, noi sappiamo che tu sei un dottore venuto da Dio, perché nessuno può fare i segni che tu fai, se Dio non è con lui».
Giovanni 3:3 Gesù gli rispose e disse: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio».
Giovanni 3:4 Nicodemo gli disse: «Come può un uomo nascere quando è vecchio? Può egli entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e nascere?».
Giovanni 3:5 Gesù rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d'acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio.
Giovanni 3:6 Ciò che è nato dalla carne è carne; ma ciò che è nato dallo Spirito è spirito.
Giovanni 3:7 Non meravigliarti se ti ho detto: "Dovete nascere di nuovo".
Giovanni 3:8 Il vento soffia dove vuole e tu ne odi il suono, ma non sai da dove viene né dove va, così è per chiunque è nato dallo Spirito».
Giovanni 3:9 Nicodemo, rispondendo, gli disse: «Come possono accadere queste cose?».
Giovanni 3:10 Gesù rispose e gli disse: «Tu sei il dottore d'Israele e non sai queste cose?
Giovanni 3:11 In verità, in verità ti dico che noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo ciò che abbiamo visto, ma voi non accettate la nostra testimonianza.
Giovanni 3:12 Se vi ho parlato di cose terrene e non credete, come crederete se vi parlo di cose celesti?
Giovanni 3:13 Or nessuno è salito in cielo, se non colui che è disceso dal cielo, cioè il Figlio dell'uomo che è nel cielo.
Giovanni 3:14 E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che il Figlio dell'uomo sia innalzato,
Giovanni 3:15 affinché chiunque crede in lui non perisca ma abbia vita eterna.
Giovanni 3:16 Poiché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.
Giovanni 3:17 Dio infatti non ha mandato il proprio Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma affinché il mondo sia salvato per mezzo di lui.
Giovanni 3:18 Chi crede in lui non è condannato, ma chi non crede è già condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio.
Giovanni 3:19 Ora il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo e gli uomini hanno amato le tenebre più che la luce, perché le loro opere erano malvagie.
Giovanni 3:20 Infatti chiunque fa cose malvagie odia la luce e non viene alla luce, affinché le sue opere non siano riprovate;
Giovanni 3:21 ma chi pratica la verità viene alla luce, affinché le sue opere siano manifestate, perché sono fatte in Dio».
Altra testimonianza di Giovanni Battista
Giovanni 3:22 Dopo queste cose, Gesù venne con i suoi discepoli nel territorio della Giudea e là rimase con loro e battezzava.
Giovanni 3:23 Or anche Giovanni battezzava in Enon, vicino a Salim, perché là c'era abbondanza di acqua; e la gente veniva e si faceva battezzare,
Giovanni 3:24 perché Giovanni non era ancora stato gettato in prigione.
Giovanni 3:25 Sorse allora una discussione da parte dei discepoli di Giovanni con i Giudei intorno alla purificazione.
Giovanni 3:26 Così vennero da Giovanni e gli dissero: «Maestro, colui che era con te al di là del Giordano, a cui hai reso testimonianza, ecco che battezza e tutti vanno da lui».
Giovanni 3:27 Giovanni rispose e disse: «L'uomo non può ricevere nulla, se non gli è dato dal cielo.
Giovanni 3:28 Voi stessi mi siete testimoni che io ho detto: "Io non sono il Cristo, ma sono stato mandato davanti a lui".
Giovanni 3:29 Colui che ha la sposa è lo sposo, ma l'amico dello sposo, che è presente e l'ode, si rallegra grandemente alla voce dello sposo; perciò questa mia gioia è completa.
Giovanni 3:30 Bisogna che egli cresca e che io diminuisca.
Giovanni 3:31 Colui che viene dall'alto è sopra tutti, colui che viene dalla terra è della terra e parla della terra; colui che viene dal cielo è sopra tutti.
Giovanni 3:32 Ed egli attesta ciò che ha visto e udito, ma nessuno riceve la sua testimonianza.
Giovanni 3:33 Colui che ha ricevuto la sua testimonianza ha solennemente dichiarato che Dio è verace.
Giovanni 3:34 Infatti colui che Dio ha mandato, proferisce le parole di Dio, perché Dio non gli dà lo Spirito con misura.
Giovanni 3:35 Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa.
Giovanni 3:36 Chi crede nel Figlio ha vita eterna, ma chi non ubbidisce al Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di Dio dimora su di lui».
La donna di Samaria
Giovanni 4:1 Quando dunque il Signore seppe che i farisei avevano udito che Gesù stava facendo più discepoli e battezzando più di Giovanni
Giovanni 4:2 (sebbene non fosse Gesù stesso che battezzava ma i suoi discepoli),
Giovanni 4:3 lasciò la Giudea e se ne andò di nuovo in Galilea.
Giovanni 4:4 Or egli doveva passare per la Samaria.
Giovanni 4:5 Arrivò dunque in una città della Samaria, detta Sichar, vicino al podere che Giacobbe aveva dato a Giuseppe, suo figlio.
Giovanni 4:6 Or qui c'era il pozzo di Giacobbe. E Gesù, affaticato dal cammino, sedeva così presso il pozzo; era circa l'ora sesta.
Giovanni 4:7 Una donna di Samaria venne per attingere l'acqua. E Gesù le disse: «Dammi da bere»,
Giovanni 4:8 perché i suoi discepoli erano andati in città a comperare del cibo.
Giovanni 4:9 Ma la donna samaritana gli disse: «Come mai tu che sei Giudeo chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?» (Infatti i Giudei non hanno rapporti con i Samaritani).
Giovanni 4:10 Gesù rispose e le disse: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: "Dammi da bere", tu stessa gliene avresti chiesto, ed egli ti avrebbe dato dell'acqua viva».
Giovanni 4:11 La donna gli disse: «Signore, tu non hai neppure un secchio per attingere e il pozzo è profondo; da dove hai dunque quest'acqua viva?
Giovanni 4:12 Sei tu forse più grande di Giacobbe nostro padre, che ci diede questo pozzo e ne bevve egli stesso, i suoi figli e il suo bestiame?».
Giovanni 4:13 Gesù rispose e le disse: «Chiunque beve di quest'acqua, avrà ancora sete,
Giovanni 4:14 ma chi beve dell'acqua che io gli darò non avrà mai più sete in eterno; ma l'acqua che io gli darò diventerà in lui una fonte d'acqua che zampilla in vita eterna».
Giovanni 4:15 La donna gli disse: «Signore, dammi quest'acqua, affinché io non abbia più sete e non venga più qui ad attingere».
Giovanni 4:16 Gesù le disse: «Va' a chiamare tuo marito e torna qui».
Giovanni 4:17 La donna rispose e gli disse: «Io non ho marito». Gesù le disse: «Hai detto bene: "Non ho marito",
Giovanni 4:18 perché tu hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto la verità».
Giovanni 4:19 La donna gli disse: «Signore, vedo che tu sei un profeta.
Giovanni 4:20 I nostri padri hanno adorato su questo monte, e voi dite che è a Gerusalemme il luogo dove si deve adorare».
Giovanni 4:21 Gesù le disse: «Donna, credimi: l'ora viene che né su questo monte, né a Gerusalemme adorerete il Padre.
Giovanni 4:22 Voi adorate quel che non conoscete; noi adoriamo quel che conosciamo; perché la salvezza viene dai Giudei.
Giovanni 4:23 Ma l'ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità, perché tali sono gli adoratori che il Padre richiede.
Giovanni 4:24 Dio è Spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità».
Giovanni 4:25 La donna gli disse: «Io so che il Messia, che è chiamato Cristo, deve venire; quando sarà venuto lui ci annunzierà ogni cosa».
Giovanni 4:26 Gesù le disse: «Io sono, colui che ti parla».
Giovanni 4:27 In quel momento arrivarono i suoi discepoli e si meravigliarono che parlasse con una donna; nessuno però gli disse: «Che vuoi?» o: «Perché parli con lei?».
Giovanni 4:28 La donna allora, lasciato il suo secchio, se ne andò in città e disse alla gente:
Giovanni 4:29 «Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che io ho fatto; non sarà forse lui il Cristo?».
Giovanni 4:30 Uscirono dunque dalla città e vennero da lui.
La mietitura e gli operai
Giovanni 4:31 Intanto i suoi discepoli lo pregavano dicendo: «Maestro, mangia».
Giovanni 4:32 Ma egli disse loro: «Io ho un cibo da mangiare che voi non conoscete».
Giovanni 4:33 I discepoli perciò si dicevano l'un l'altro: «Gli ha qualcuno forse portato da mangiare?».
Giovanni 4:34 Gesù disse loro: «Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e di compiere l'opera sua.
Giovanni 4:35 Non dite voi che vi sono ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco, io vi dico: Alzate i vostri occhi e mirate le campagne come già biancheggiano per la mietitura.
Giovanni 4:36 Or il mietitore riceve il premio e raccoglie frutto per la vita eterna, affinché il seminatore e il mietitore si rallegrino insieme.
Giovanni 4:37 Poiché in questo è vero il detto: "L'uno semina e l'altro miete".
Giovanni 4:38 Io vi ho mandato a mietere ciò per cui non avete faticato; altri hanno faticato e voi siete entrati nella loro fatica».
Giovanni 4:39 Ora, molti Samaritani di quella città credettero in lui, a motivo della parola che la donna aveva attestato: «Egli mi ha detto tutte le cose che io ho fatto».
Giovanni 4:40 Quando poi i Samaritani vennero da lui, lo pregarono di restare con loro; ed egli vi rimase due giorni.
Giovanni 4:41 E molti di più credettero a motivo della sua parola.
Giovanni 4:42 Ed essi dicevano alla donna: «Non è più a motivo delle tue parole che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che costui è veramente il Cristo, il Salvatore del mondo».
Guarigione del figlio del funzionario regio
Giovanni 4:43 Ora, passati quei due giorni, egli partì di là e andò in Galilea,
Giovanni 4:44 perché Gesù stesso aveva testimoniato che un profeta non è onorato nella propria patria.
Giovanni 4:45 Quando dunque giunse in Galilea, i Galilei lo ricevettero, perché avevano visto tutte le cose che egli aveva fatto in Gerusalemme durante la festa, poiché anch'essi erano andati alla festa.
Giovanni 4:46 Gesù dunque venne di nuovo a Cana di Galilea, dove aveva mutato l'acqua in vino. Ora vi era un funzionario regio, il cui figlio era ammalato a Capernaum.
Giovanni 4:47 Avendo egli udito che Gesù era venuto dalla Giudea in Galilea, andò da lui e lo pregò che scendesse e guarisse suo figlio, perché stava per morire.
Giovanni 4:48 Allora Gesù gli disse: «Se non vedete segni e miracoli, voi non credete».
Giovanni 4:49 Il funzionario regio gli disse: «Signore, scendi prima che il mio ragazzo muoia».
Giovanni 4:50 Gesù gli disse: «Va tuo figlio vive!». E quell'uomo credette alla parola che gli aveva detto Gesù, e se ne andò.
Giovanni 4:51 Proprio mentre egli scendeva, gli vennero incontro i suoi servi e lo informarono, dicendo: «Tuo figlio vive».
Giovanni 4:52 Ed egli domandò loro a che ora era stato meglio; essi gli dissero: «Ieri all'ora settima la febbre lo lasciò».
Giovanni 4:53 Allora il padre riconobbe che era proprio in quell'ora in cui Gesù gli aveva detto: «Tuo figlio vive»; e credette lui con tutta la sua casa.
Giovanni 4:54 Gesù fece anche questo secondo segno quando tornò dalla Giudea in Galilea.
Guarigione del paralitico di Betesda
Giovanni 5:1 Dopo queste cose, ricorreva una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.
Giovanni 5:2 Or a Gerusalemme, vicino alla porta delle pecore, c'è una piscina detta in ebraico Betesda, che ha cinque portici.
Giovanni 5:3 Sotto questi giaceva un gran numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici, i quali aspettavano l'agitarsi dell'acqua.
Giovanni 5:4 Perché un angelo, in determinati momenti, scendeva nella piscina e agitava l'acqua; e il primo che vi entrava, dopo che l'acqua era agitata, era guarito da qualsiasi malattia fosse affetto.
Giovanni 5:5 C'era là un uomo infermo da trentotto anni.
Giovanni 5:6 Gesù, vedendolo disteso e sapendo che si trovava in quello stato da molto tempo, gli disse: «Vuoi essere guarito?».
Giovanni 5:7 L'infermo gli rispose: «Signore, io non ho nessuno che mi metta nella piscina quando l'acqua è agitata, e, mentre io vado, un altro vi scende prima di me».
Giovanni 5:8 Gesù gli disse: «Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina».
Giovanni 5:9 L'uomo fu guarito all'istante, prese il suo lettuccio e si mise a camminare. Or quel giorno era sabato.
Giovanni 5:10 I Giudei perciò dissero a colui che era stato guarito: «È sabato; non ti è lecito portare il tuo lettuccio».
Giovanni 5:11 Egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: "Prendi il tuo lettuccio e cammina"».
Giovanni 5:12 Essi allora gli domandarono: «Chi è quell'uomo che ti ha detto: "Prendi il tuo lettuccio e cammina"?».
Giovanni 5:13 Ma colui che era stato guarito non sapeva chi egli fosse, perché Gesù si era allontanato a motivo della folla che era in quel luogo.
Giovanni 5:14 Più tardi Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: «Ecco, tu sei stato guarito; non peccare più affinché non ti avvenga di peggio».
Giovanni 5:15 Quell'uomo se ne andò e riferì ai Giudei che era Gesù colui che lo aveva guarito.
Gesù si dichiara Figlio di Dio, uno col Padre
Giovanni 5:16 Per questo i Giudei perseguitavano Gesù e cercavano di ucciderlo, perché faceva queste cose di sabato.
Giovanni 5:17 Ma Gesù rispose loro: «Il Padre mio opera fino ad ora, e anch'io opero».
Giovanni 5:18 Per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo, perché non solo violava il sabato, ma addirittura chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.
Giovanni 5:19 Allora Gesù rispose e disse loro: «In verità, in verità vi dico che il Figlio non può far nulla da se stesso, se non quello che vede fare dal Padre; le cose infatti che fa il Padre, le fa ugualmente anche il Figlio.
Giovanni 5:20 Poiché il Padre ama il Figlio e gli mostra tutte le cose che egli fa; e gli mostrerà opere più grandi di queste, affinché voi ne siate meravigliati.
Giovanni 5:21 Infatti come il Padre risuscita i morti e dà loro la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi vuole.
Giovanni 5:22 Poiché il Padre non giudica nessuno, ma ha dato tutto il giudizio al Figlio,
Giovanni 5:23 affinché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre, chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato.
Giovanni 5:24 In verità, in verità vi dico: Chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna, e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita.
Giovanni 5:25 In verità, in verità vi dico: L'ora viene, anzi è venuta, che i morti udranno la voce del Figlio di Dio, e coloro che l'avranno udita vivranno.
Giovanni 5:26 Poiché, come il Padre ha vita in se stesso, così ha dato anche al Figlio di avere vita in se stesso;
Giovanni 5:27 e gli ha anche dato l'autorità di giudicare, perché è il Figlio dell'uomo.
Giovanni 5:28 Non vi meravigliate di questo, perché l'ora viene, in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce
Giovanni 5:29 e ne usciranno; quelli che hanno fatto il bene in risurrezione di vita, e quelli che hanno fatto il male in risurrezione di condanna.
Giovanni 5:30 Io non posso far nulla da me stesso; giudico secondo ciò che odo e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà del Padre che mi ha mandato.
Giovanni 5:31 Se io testimonio di me stesso, la mia testimonianza non è verace.
Giovanni 5:32 Vi è un altro che rende testimonianza di me, e io so che la testimonianza che egli rende di me è verace.
Giovanni 5:33 Voi avete mandato a interrogare Giovanni, ed egli ha reso testimonianza alla verità.
Giovanni 5:34 Ora io non prendo testimonianza da alcun uomo, ma dico queste cose affinché siate salvati.
Giovanni 5:35 Egli era una lampada ardente e lucente; e voi avete voluto gioire per breve tempo alla sua luce.
Giovanni 5:36 Ma la testimonianza che io ho è maggiore di quella di Giovanni, poiché le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle opere che io faccio testimoniano di me, che il Padre mi ha mandato.
Giovanni 5:37 E il Padre, che mi ha mandato, ha egli stesso testimoniato di me; voi non avete mai udito la sua voce, né avete visto il suo volto,
Giovanni 5:38 e non avete la sua parola che dimora in voi, perché non credete in colui che egli ha mandato.
Giovanni 5:39 Voi investigate le Scritture, perché pensate di aver per mezzo di esse vita eterna; ed esse sono quelle che testimoniano di me.
Giovanni 5:40 Ma voi non volete venire a me per avere la vita.
Giovanni 5:41 Io non prendo gloria dagli uomini.
Giovanni 5:42 Ma io vi conosco, che non avete l'amore di Dio in voi.
Giovanni 5:43 Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi ricevete; se un altro venisse nel suo proprio nome, voi lo ricevereste.
Giovanni 5:44 Come potete voi credere, voi che prendete gloria gli uni dagli altri e non cercate la gloria che viene da Dio solo?
Giovanni 5:45 Non pensate che io vi accusi presso il Padre, c'è chi vi accusa, Mosè, nel quale avete riposto la vostra speranza;
Giovanni 5:46 infatti se voi credeste a Mosè, credereste anche a me, perché egli ha scritto di me.
Giovanni 5:47 Ma se non credete ai suoi scritti, come crederete alle mie parole?».
La moltiplicazione dei pani
Giovanni 6:1 Dopo queste cose, Gesù se ne andò all'altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberiade.
Giovanni 6:2 E una grande folla lo seguiva, perché vedevano i segni che egli faceva sugli infermi.
Giovanni 6:3 Ma Gesù salì sul monte e là si sedette con i suoi discepoli.
Giovanni 6:4 Or la Pasqua, la festa dei Giudei, era vicina.
Giovanni 6:5 Gesù dunque, alzati gli occhi e vedendo che una grande folla veniva da lui, disse a Filippo: «Dove compreremo del pane perché costoro possano mangiare?».
Giovanni 6:6 Or diceva questo per metterlo alla prova, perché egli sapeva quello che stava per fare.
Giovanni 6:7 Filippo gli rispose: «Duecento denari di pane non basterebbero per loro, perché ognuno di loro possa avere un pezzetto».
Giovanni 6:8 Andrea, fratello di Simon Pietro, uno dei suoi discepoli, gli disse:
Giovanni 6:9 «V'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due piccoli pesci; ma che cos'è questo per tanta gente?».
Giovanni 6:10 E Gesù disse: «Fate sedere la gente!». Or c'era molta erba in quel luogo. La gente dunque si sedette ed erano in numero di circa cinquemila.
Giovanni 6:11 Poi Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie li distribuì ai discepoli, e i discepoli alla gente seduta; lo stesso fece dei pesci, finché ne vollero.
Giovanni 6:12 E, dopo che furono saziati, Gesù disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati perché niente si perda».
Giovanni 6:13 Essi dunque li raccolsero e riempirono dodici cesti con i pezzi di quei cinque pani d'orzo avanzati a coloro che avevano mangiato.
Giovanni 6:14 Allora la gente, avendo visto il segno che Gesù aveva fatto, disse: «Certamente costui è il profeta, che deve venire nel mondo».
Giovanni 6:15 Ma Gesù, sapendo che stavano per venire a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, tutto solo.
Gesù cammina sulle acque
Giovanni 6:16 Quando fu sera, i suoi discepoli discesero al mare.
Giovanni 6:17 E, montati in barca, si diressero all'altra riva del mare, verso Capernaum; era ormai buio e Gesù non era ancora venuto da loro.
Giovanni 6:18 Il mare era agitato, perché soffiava un forte vento.
Giovanni 6:19 Ora, dopo aver remato circa venticinque o trenta stadi, videro Gesù che camminava sul mare e si accostava alla barca, ed ebbero paura.
Giovanni 6:20 Ma egli disse loro: «Sono io, non temete!».
Giovanni 6:21 Essi dunque volentieri lo ricevettero nella barca, e subito la barca approdò là dove essi erano diretti.
Gesù pane di vita per i credenti
Giovanni 6:22 Il giorno seguente la folla, che era rimasta sull'altra riva del mare, si rese conto che là non c'era che una piccola barca, quella in cui erano saliti i discepoli di Gesù, e che egli non vi era salito con loro, ma che i suoi discepoli erano partiti soli;
Giovanni 6:23 or altre barche erano venute da Tiberiade, vicino al luogo dove avevano mangiato il pane dopo che il Signore aveva reso grazie.
Giovanni 6:24 La folla, come vide che Gesù non era più là e neppure i suoi discepoli, salì anch'essa su quelle barche e venne a Capernaum, alla ricerca di Gesù.
Giovanni 6:25 Avendolo trovato di là dal mare, gli dissero: «Maestro, quando sei venuto qui?».
Giovanni 6:26 Gesù rispose loro e disse: «In verità, in verità vi dico che voi mi cercate non perché avete visto segni, ma perché avete mangiato dei pani e siete stati saziati.
Giovanni 6:27 Adoperatevi non per il cibo che perisce, ma per il cibo che dura in vita eterna, che il Figlio dell'uomo vi darà, perché su di lui il Padre, cioè Dio, ha posto il suo sigillo».
Giovanni 6:28 Gli chiesero allora: «Che cosa dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?».
Giovanni 6:29 Gesù rispose e disse loro: «Questa è l'opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato».
Giovanni 6:30 Allora essi gli dissero: «Quale segno fai tu dunque, affinché lo vediamo e ti crediamo? Che opera compi?
Giovanni 6:31 I nostri padri mangiarono la manna nel deserto, come è scritto: "Egli diede loro da mangiare del pane venuto dal cielo"».
Giovanni 6:32 Allora Gesù disse loro: «In verità, in verità vi dico che non Mosè vi ha dato il pane che viene dal cielo, ma il Padre mio vi dà il vero pane che viene dal cielo.
Giovanni 6:33 Perché il pane di Dio è quello che discende dal cielo e dà vita al mondo».
Giovanni 6:34 Essi allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane».
Giovanni 6:35 E Gesù disse loro: «Io sono il pane della vita chi viene a me non avrà mai più fame e chi crede in me non avrà mai più sete.
Giovanni 6:36 Ma io ve l'ho detto: voi mi avete visto, ma non credete.
Giovanni 6:37 Tutto quello che il Padre mi dà verrà a me; e colui che viene a me, io non lo caccerò fuori,
Giovanni 6:38 perché io sono disceso dal cielo, non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
Giovanni 6:39 È questa la volontà del Padre che mi ha mandato: che io non perda niente di tutto quello che egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell'ultimo giorno.
Giovanni 6:40 Questa infatti è la volontà di colui che mi ha mandato: che chiunque viene alla conoscenza del Figlio e crede in lui, abbia vita eterna, e io lo risusciterò nell'ultimo giorno».
Giovanni 6:41 I Giudei dunque mormoravano di lui, perché aveva detto: «Io sono il pane che è disceso dal cielo»,
Giovanni 6:42 e dicevano: «Non è costui Gesù, il figlio di Giuseppe, di cui conosciamo il padre e la madre? Come può egli dire: "Io sono disceso dal cielo"?».
Giovanni 6:43 Allora Gesù rispose e disse loro: «Non mormorate fra di voi.
Giovanni 6:44 Nessuno può venire a me, se il Padre che mi ha mandato non lo attira, e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.
Giovanni 6:45 Sta scritto nei profeti: "E tutti saranno ammaestrati da Dio". Ogni uomo dunque che ha udito e imparato dal Padre, viene a me.
Giovanni 6:46 Non che alcuno abbia visto il Padre, se non colui che è da Dio, questi ha visto il Padre.
Giovanni 6:47 In verità, in verità vi dico: Chi crede in me ha vita eterna.
Giovanni 6:48 Io sono il pane della vita.
Giovanni 6:49 I vostri padri mangiarono la manna nel deserto e morirono.
Giovanni 6:50 Questo è il pane che discende dal cielo affinché uno ne mangi e non muoia.
Giovanni 6:51 Io sono il pane vivente che è disceso dal Cielo; se uno mangia di questo pane vivrà in eterno; or il pane che darò è la mia carne, che darò per la vita del mondo».
Giovanni 6:52 Allora i Giudei si misero a discutere tra di loro, dicendo: «Come può costui darci da mangiare la sua carne?».
Giovanni 6:53 Perciò Gesù disse loro: «In verità, in verità vi dico che se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avete la vita in voi.
Giovanni 6:54 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, ha vita eterna, e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.
Giovanni 6:55 Poiché la mia carne è veramente cibo e il mio sangue è veramente bevanda.
Giovanni 6:56 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, dimora in me ed io in lui.
Giovanni 6:57 Come il Padre vivente mi ha mandato ed io vivo a motivo del Padre, così chi si ciba di me vivrà anch'egli a motivo di me.
Giovanni 6:58 Questo è il pane che è disceso dal cielo; non è come la manna che mangiarono i vostri padri e morirono; chi si ciba di questo pane vivrà in eterno».
Giovanni 6:59 Queste cose disse nella sinagoga, insegnando a Capernaum.
Gesù abbandonato da alcuni discepoli; confessione di Pietro
Giovanni 6:60 Udito questo, molti dei suoi discepoli dissero: «Questo parlare è duro, chi lo può capire?».
Giovanni 6:61 Ma Gesù, conoscendo in se stesso che i suoi discepoli mormoravano di questo, disse loro: «Questo vi scandalizza?
Giovanni 6:62 Che sarebbe dunque se doveste vedere il Figlio dell'uomo salire dove era prima?
Giovanni 6:63 È lo Spirito che vivifica, la carne non giova a nulla; le parole che vi dico sono spirito e vita.
Giovanni 6:64 Ma vi sono alcuni tra voi che non credono», Gesù infatti sapeva fin dal principio chi erano coloro che non credevano, e chi era colui che lo avrebbe tradito;
Giovanni 6:65 e diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me se non gli è dato dal Padre mio».
Giovanni 6:66 Da quel momento molti dei suoi discepoli si tirarono indietro e non andavano più con lui.
Giovanni 6:67 Allora Gesù disse ai dodici: «Volete andarvene anche voi?».
Giovanni 6:68 E Simon Pietro gli rispose: «Signore, da chi ce ne andremo? Tu hai parole di vita eterna.
Giovanni 6:69 E noi abbiamo creduto e abbiamo conosciuto che tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
Giovanni 6:70 Gesù rispose loro: «Non ho io scelto voi dodici? Eppure uno di voi è un diavolo».
Giovanni 6:71 Or egli alludeva a Giuda Iscariota, figlio di Simone, perché egli stava per tradirlo, quantunque fosse uno dei dodici.
Incredulità dei fratelli di Gesù
Giovanni 7:1 Dopo queste cose, Gesù andava in giro per la Galilea, perché non voleva andare per la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo.
Giovanni 7:2 Ora la festa dei Giudei, quella dei Tabernacoli, era vicina.
Giovanni 7:3 Per cui i suoi fratelli gli dissero: «Parti di qui e va' in Giudea, affinché anche i tuoi discepoli vedano le opere che tu fai.
Giovanni 7:4 Nessuno infatti fa alcuna cosa in segreto, quando cerca di essere riconosciuto pubblicamente, se tu fai tali cose, palesati al mondo».
Giovanni 7:5 Neppure i suoi fratelli infatti credevano in lui.
Giovanni 7:6 Allora Gesù disse loro: «Il mio tempo non è ancora venuto; il vostro tempo invece è sempre pronto.
Giovanni 7:7 Il mondo non può odiare voi, ma odia me perché io testimonio di lui, che le sue opere sono malvagie.
Giovanni 7:8 Salite voi a questa festa, io non vi salgo ancora, perché il mio tempo non è ancora compiuto».
Giovanni 7:9 E, dette loro tali cose, rimase in Galilea.
Gesù insegna nel tempio, nella festa dei Tabernacoli
Giovanni 7:10 Dopo che i suoi fratelli furono saliti alla festa, allora anche lui vi salì, non pubblicamente, ma come di nascosto.
Giovanni 7:11 I Giudei dunque lo cercavano durante la festa e dicevano: «Dov'è quel tale?».
Giovanni 7:12 Fra le folle si faceva un gran parlottare intorno a lui; gli uni dicevano: «Egli è un uomo dabbene!». Altri dicevano: «No, anzi egli inganna la folla».
Giovanni 7:13 Nessuno però parlava di lui apertamente, per timore dei Giudei.
Giovanni 7:14 Ma, verso la metà della festa, Gesù salì al tempio e incominciò a insegnare.
Giovanni 7:15 E i Giudei si meravigliavano e dicevano: «Come mai costui sa di lettere, senza aver fatto studi?».
Giovanni 7:16 Gesù allora rispose loro e disse: «La mia dottrina non è mia, ma di colui che mi ha mandato.
Giovanni 7:17 Se qualcuno vuol fare la sua volontà, conoscerà se questa dottrina viene da Dio, oppure se io parlo da me stesso.
Giovanni 7:18 Chi parla da se stesso cerca la sua propria gloria, ma chi cerca la gloria di colui che l'ha mandato è verace, e in lui non vi è ingiustizia.
Giovanni 7:19 Non vi ha Mosè dato la legge? Eppure nessuno di voi mette in pratica la legge. Perché cercate di uccidermi?».
Giovanni 7:20 La folla rispose e disse: «Tu hai un demone; chi cerca di ucciderti?».
Giovanni 7:21 Gesù replicò e disse loro: «Io ho fatto un'opera e ne siete tutti meravigliati.
Giovanni 7:22 Ora Mosè vi ha dato la circoncisione, (non già che essa provenga da Mosè, ma dai padri); e voi circoncidete un uomo di sabato.
Giovanni 7:23 Se un uomo riceve la circoncisione di sabato, affinché la legge di Mosè non sia violata, vi adirate voi contro di me perché ho guarito interamente un uomo di sabato?
Giovanni 7:24 Non giudicate secondo l'apparenza, ma giudicate secondo giustizia».
Giovanni 7:25 Allora alcuni di Gerusalemme dicevano: «Non è questi colui che cercano di uccidere?
Giovanni 7:26 Eppure, ecco, egli parla liberamente e non gli dicono nulla; hanno i capi riconosciuto davvero che egli è il Cristo?
Giovanni 7:27 Ma noi sappiamo di dove sia costui; invece quando il Cristo verrà, nessuno saprà di dove egli sia».
Giovanni 7:28 Allora Gesù, insegnando nel tempio, esclamò e disse: «Voi mi conoscete e sapete da dove sono; tuttavia io non sono venuto da me stesso, ma colui che mi ha mandato è verace e voi non lo conoscete.
Giovanni 7:29 Io però lo conosco, perché vengo da lui ed è stato lui a mandarmi».
Giovanni 7:30 Perciò cercavano di prenderlo, ma nessuno gli mise le mani addosso, perché la sua ora non era ancora venuta.
Giovanni 7:31 Ma molti della folla credettero in lui e dicevano: «Il Cristo, quando verrà, farà più segni di quanti ne abbia fatti costui?».
Giovanni 7:32 I farisei udirono che la folla sussurrava queste cose a suo riguardo; perciò i farisei e i capi dei sacerdoti mandarono delle guardie per prenderlo.
Giovanni 7:33 Allora Gesù disse loro: «Io sono con voi ancora per poco tempo; poi me ne andrò da colui che mi ha mandato.
Giovanni 7:34 Voi mi cercherete e non mi troverete; e dove sarò io, voi non potete venire».
Giovanni 7:35 Dicevano perciò i Giudei tra loro: «Dove sta egli per andare che noi non lo troveremo? Andrà forse da quelli che sono dispersi fra i Greci, e ad insegnare ai Greci?
Giovanni 7:36 Cosa voleva dire quando disse: "Voi mi cercherete e non mi troverete"; e: "Dove sarò io, voi non potete venire"?».
Giovanni 7:37 Or nell'ultimo giorno, il grande giorno della festa, Gesù si alzò in piedi ed esclamò dicendo: «Se qualcuno ha sete, venga a me e beva.
Giovanni 7:38 Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, da dentro di lui sgorgheranno fiumi d'acqua viva».
Giovanni 7:39 Or egli disse questo dello Spirito, che avrebbero ricevuto coloro che avrebbero creduto in lui; lo Spirito Santo infatti non era ancora stato dato, perché Gesù non era stato ancora glorificato.
Giovanni 7:40 Molti dunque della folla, udite queste parole, dicevano: «Costui è veramente il profeta».
Giovanni 7:41 Altri dicevano: «Costui è il Cristo». Alcuni invece dicevano: «Viene forse il Cristo dalla Galilea?
Giovanni 7:42 Non dice la Scrittura che il Cristo viene dalla progenie di Davide e da Betlemme, villaggio dove viveva Davide?».
Giovanni 7:43 Ci fu dunque dissenso fra la folla a motivo di lui.
Giovanni 7:44 E alcuni di loro lo volevano prendere, ma nessuno gli mise le mani addosso.
Giovanni 7:45 Le guardie tornarono quindi dai capi dei sacerdoti e dai farisei, e questi dissero loro: «Perché non l'avete portato?».
Giovanni 7:46 Le guardie risposero: «Nessun uomo ha mai parlato come costui».
Giovanni 7:47 Perciò i farisei risposero loro: «Siete stati sedotti anche voi?
Giovanni 7:48 Ha qualcuno dei capi o dei farisei creduto in lui?
Giovanni 7:49 Ma questa plebaglia, che non conosce la legge, è maledetta».
Giovanni 7:50 Nicodemo, uno di loro, colui che era andato da Gesù di notte, disse loro:
Giovanni 7:51 «La nostra legge condanna forse un uomo prima di averlo ascoltato e di sapere ciò che egli ha fatto?».
Giovanni 7:52 Essi risposero e gli dissero: «Sei forse anche tu Galileo? Ricerca le Scritture e vedrai che dalla Galilea non sorse mai alcun profeta».
Giovanni 7:53 E ciascuno se ne tornò a casa sua.
La donna adultera
Giovanni 8:1 E Gesù se ne andò al monte degli ulivi.
Giovanni 8:2 Ma sul far del giorno tornò di nuovo nel tempio e tutto il popolo venne da lui ed egli, postosi a sedere, li ammaestrava.
Giovanni 8:3 Allora i farisei e gli scribi gli condussero una donna sorpresa in adulterio, e postala nel mezzo,
Giovanni 8:4 dissero a Gesù: «Maestro, questa donna è stata sorpresa sul fatto, mentre commetteva adulterio.
Giovanni 8:5 Ora, nella legge Mosè ci ha comandato di lapidare tali donne; ma tu, che ne dici?».
Giovanni 8:6 Or dicevano questo per metterlo alla prova e per aver di che accusarlo. Ma Gesù, fingendo di non sentire, chinatosi, scriveva col dito in terra.
Giovanni 8:7 E, come essi continuavano ad interrogarlo, egli si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei».
Giovanni 8:8 Poi, chinatosi di nuovo, scriveva in terra.
Giovanni 8:9 Quelli allora, udito ciò e convinti dalla coscienza, se ne andarono ad uno ad uno, cominciando dai più vecchi fino agli ultimi; così Gesù fu lasciato solo con la donna, che stava là in mezzo.
Giovanni 8:10 Gesù dunque, alzatosi e non vedendo altri che la donna, le disse: «Donna dove sono quelli che ti accusavano? Nessuno ti ha condannata?».
Giovanni 8:11 Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». Gesù allora le disse: «Neppure io ti condanno; va' e non peccare più».
Discorso di Gesù sulla sua missione divina
Giovanni 8:12 E Gesù di nuovo parlò loro, dicendo: «Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita».
Giovanni 8:13 Allora i farisei gli dissero: «Tu testimoni di te stesso; la tua testimonianza non è verace».
Giovanni 8:14 Gesù rispose e disse loro: «Anche se testimonio di me stesso, la mia testimonianza è verace, perché so da dove son venuto e dove vado; voi invece, non sapete né da dove vengo, né dove vado.
Giovanni 8:15 Voi giudicate secondo la carne, io non giudico nessuno.
Giovanni 8:16 E, anche se giudico, il mio giudizio è verace, perché io non sono solo, ma sono io e il Padre che mi ha mandato.
Giovanni 8:17 Or anche nella vostra legge è scritto che la testimonianza di due uomini è verace.
Giovanni 8:18 Sono io che testimonio di me stesso, ed anche il Padre che mi ha mandato testimonia di me».
Giovanni 8:19 Gli dissero allora: «Dov'è tuo Padre?». Gesù rispose: «Voi non conoscete né me né il Padre mio; se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio».
Giovanni 8:20 Gesù pronunziò queste parole nel luogo del tesoro, insegnando nel tempio; e nessuno lo prese, perché non era ancora venuta la sua ora.
Giovanni 8:21 Gesù dunque disse loro di nuovo: «Io me ne vado e voi mi cercherete, e morirete nel vostro peccato. Là dove vado io, voi non potete venire».
Giovanni 8:22 Dicevano perciò i Giudei: «Vuole forse uccidersi, perché dice: "Dove vado io, voi non potete venire"?».
Giovanni 8:23 Ed egli disse loro: «Voi siete di quaggiù, mentre io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo.
Giovanni 8:24 Perciò vi ho detto che voi morirete nei vostri peccati, perché se non credete che io sono, voi morirete nei vostri peccati».
Giovanni 8:25 Allora essi gli dissero: «Chi sei tu?». E Gesù disse loro: «Proprio quello che vi dico.
Giovanni 8:26 Io ho, a vostro riguardo, molte cose da dire e da giudicare; ma colui che mi ha mandato è verace, e le cose che ho udito da lui, le dico al mondo».
Giovanni 8:27 Essi non capirono che parlava loro del Padre.
Giovanni 8:28 Quindi Gesù disse loro: «Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora conoscerete che io sono e che non faccio nulla da me stesso, ma dico queste cose come il Padre mi ha insegnato.
Giovanni 8:29 E colui che mi ha mandato è con me; il Padre non mi ha lasciato solo, perché faccio continuamente le cose che gli piacciono».
Giovanni 8:30 Mentre egli diceva queste cose, molti credettero in lui.
Giovanni 8:31 Gesù disse allora ai Giudei che avevano creduto in lui: «Se dimorate nella mia parola, siete veramente miei discepoli;
Giovanni 8:32 conoscerete la verità e la verità vi farà liberi».
Giovanni 8:33 Essi gli risposero: «Noi siamo progenie di Abrahamo e non siamo mai stati schiavi di nessuno; come puoi tu dire: "Diventerete liberi"?».
Giovanni 8:34 Gesù rispose loro: «In verità, in verità vi dico: Chi fa il peccato è schiavo del peccato.
Giovanni 8:35 Or lo schiavo non rimane sempre nella casa; il figlio invece vi rimane per sempre.
Giovanni 8:36 Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete veramente liberi».
La vera discendenza di Abrahamo
Giovanni 8:37 «Io so che siete progenie di Abrahamo, ma cercate di uccidermi, perché la mia parola non trova posto in voi.
Giovanni 8:38 Io parlo di ciò che ho visto presso il Padre mio, e anche voi fate le cose che avete visto presso il padre vostro».
Giovanni 8:39 Essi, rispondendo, gli dissero: «Il padre nostro è Abrahamo». Gesù disse loro: «Se foste figli di Abrahamo, fareste le opere di Abrahamo;
Giovanni 8:40 ma ora cercate di uccidere me, uno che vi ha detto la verità che ho udito da Dio; Abrahamo non fece questo.
Giovanni 8:41 Voi fate le opere del padre vostro». Perciò essi gli dissero: «Noi non siamo nati da fornicazione; noi abbiamo un solo Padre: Dio».
Giovanni 8:42 Allora Gesù disse loro: «Se Dio fosse vostro Padre, mi amereste, perché io sono proceduto e sono venuto da Dio; non sono venuto infatti da me stesso, ma è lui che mi ha mandato.
Giovanni 8:43 Perché non comprendete il mio parlare? Perché non potete ascoltare la mia parola.
Giovanni 8:44 Voi siete dal diavolo, che è vostro padre, e volete fare i desideri del padre vostro; egli fu omicida fin dal principio e non è rimasto fermo nella verità, perché in lui non c'è verità. Quando dice il falso, parla del suo perché è bugiardo e padre della menzogna.
Giovanni 8:45 A me invece, perché vi dico la verità, voi non credete.
Giovanni 8:46 Chi di voi mi convince di peccato? Se dico la verità, perché non mi credete?
Giovanni 8:47 Chi è da Dio, ascolta le parole di Dio; perciò voi non le ascoltate, perché non siete da Dio».
Giovanni 8:48 Allora i Giudei gli risposero e gli dissero: «Non diciamo con ragione che sei un Samaritano e che hai un demone?».
Giovanni 8:49 Gesù rispose: «Io non ho un demone, ma onoro il Padre mio; voi invece mi disonorate.
Giovanni 8:50 Or io non cerco la mia gloria; v'è uno che la cerca e che giudica.
Giovanni 8:51 In verità, in verità vi dico che, se uno osserva la mia parola, non vedrà mai la morte in eterno»,
Giovanni 8:52 Gli dissero dunque i Giudei: «Ora conosciamo che tu hai un demone. Abrahamo e i profeti sono morti, tu invece dici: "Se uno osserva la mia parola, non gusterà mai la morte in eterno".
Giovanni 8:53 Sei tu più grande del padre nostro Abrahamo, il quale è morto? Anche i profeti sono morti; chi pretendi di essere?».
Giovanni 8:54 Gesù rispose: «Se io glorifico me stesso, la mia gloria non è nulla. È il mio Padre che mi glorifica, quello che voi dite essere vostro Dio.
Giovanni 8:55 Ma voi non l'avete conosciuto, io però lo conosco e se dicessi di non conoscerlo, sarei un bugiardo come voi; ma io lo conosco e osservo la sua parola.
Giovanni 8:56 Abrahamo, vostro padre, giubilò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e se ne rallegrò».
Giovanni 8:57 I Giudei dunque gli dissero: «Tu non hai ancora cinquant'anni e hai visto Abrahamo?».
Giovanni 8:58 Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: Prima che Abrahamo fosse nato, io sono».
Giovanni 8:59 Allora essi presero delle pietre, per lanciarle addosso a lui; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio, passando in mezzo a loro, e così se ne andò.
Guarigione del cieco nato
Giovanni 9:1 Mentre passava, vide un uomo che era cieco fin dalla nascita.
Giovanni 9:2 E i suoi discepoli lo interrogarono, dicendo: «Maestro, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?».
Giovanni 9:3 Gesù rispose: «Né lui né i suoi genitori hanno peccato, ma ciò è accaduto, affinché siano manifestate in lui le opere di Dio.
Giovanni 9:4 Bisogna che io compia le opere di colui che mi ha mandato, mentre è giorno; la notte viene in cui nessuno può operare.
Giovanni 9:5 Mentre sono nel mondo, io sono la luce del mondo».
Giovanni 9:6 Dopo aver detto queste cose, sputò in terra, con la saliva fece del fango e ne impiastrò gli occhi del cieco.
Giovanni 9:7 Poi gli disse: «Va', lavati nella piscina di Siloe» (che significa: "Mandato"); egli dunque vi andò, si lavò e ritornò che ci vedeva.
Giovanni 9:8 Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima cieco, dissero: «Non è questi colui che stava seduto a mendicare?».
Giovanni 9:9 Alcuni dicevano: «È lui». Altri: «Gli assomiglia». Ed egli diceva: «Io sono».
Giovanni 9:10 Gli dissero dunque: «Come ti sono stati aperti gli occhi?».
Giovanni 9:11 Egli rispose e disse: «Un uomo, chiamato Gesù, ha fatto del fango, mi ha spalmato gli occhi e mi ha detto: "Va' alla piscina di Siloe e lavati". Ed io vi sono andato, mi sono lavato e ho recuperato la vista».
Giovanni 9:12 E quelli gli dissero: «Dov'è costui?». Egli rispose: «Non lo so».
Giovanni 9:13 Allora essi condussero dai farisei colui che prima era stato cieco.
Giovanni 9:14 Ora era sabato quando Gesù fece del fango e gli aperse gli occhi.
Giovanni 9:15 Anche i farisei dunque gli domandarono di nuovo come avesse recuperato la vista. Ed egli disse loro: «Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo».
Giovanni 9:16 Allora alcuni farisei dicevano: «Quest'uomo non è da Dio, perché non osserva il sabato». Altri dicevano: «Come può un uomo peccatore compiere tali segni?». E c'era divisione tra di loro.
Giovanni 9:17 Chiesero dunque di nuovo al cieco: «E tu, che dici di lui per il fatto che ti ha aperto gli occhi?». Egli disse: «È un profeta!».
Giovanni 9:18 Ma i Giudei non credettero che lui fosse stato cieco e avesse riacquistato la vista, finché ebbero chiamato i genitori di colui che aveva riacquistato la vista.
Giovanni 9:19 E chiesero loro: «È questo il vostro figlio che voi dite esser nato cieco? Come mai ora ci vede?».
Giovanni 9:20 I suoi genitori, rispondendo loro dissero: «Noi sappiamo che costui è nostro figlio e che è nato cieco,
Giovanni 9:21 ma come ora ci veda, o chi gli abbia aperto gli occhi, noi non lo sappiamo domandatelo a lui; egli è adulto, parlerà lui stesso di sé».
Giovanni 9:22 Questo dissero i suoi genitori, perché avevano paura dei Giudei; infatti i Giudei avevano già stabilito che se uno avesse riconosciuto Gesù come il Cristo, sarebbe stato espulso dalla sinagoga.
Giovanni 9:23 Perciò i suoi genitori dissero: «È adulto, chiedetelo a lui».
Giovanni 9:24 Essi dunque chiamarono di nuovo l'uomo che era stato cieco e gli dissero: «Da' gloria a Dio; noi sappiamo che quest'uomo è peccatore».
Giovanni 9:25 Egli allora rispose e disse: «Se sia peccatore, non lo so; ma una cosa so, che prima ero cieco e ora ci vedo».
Giovanni 9:26 Gli chiesero di nuovo: «Che cosa ti ha fatto? Come ti ha aperto gli occhi?».
Giovanni 9:27 Egli rispose loro: «Io ve l'ho già detto e voi non avete ascoltato, perché volete udirlo di nuovo? Volete forse diventare anche voi suoi discepoli?».
Giovanni 9:28 Essi perciò l'ingiuriarono e dissero: «Tu sei suo discepolo; ma noi siamo discepoli di Mosè.
Giovanni 9:29 Noi sappiamo che Dio ha parlato a Mosè, ma quanto a costui non sappiamo da dove venga».
Giovanni 9:30 Quell'uomo rispose e disse loro: «Ebbene, è molto strano che voi non sappiate da dove venga; eppure egli mi ha aperto gli occhi.
Giovanni 9:31 Or noi sappiamo che Dio non esaudisce i peccatori, ma se uno è pio verso Dio e fa la sua volontà, egli lo esaudisce.
Giovanni 9:32 Da che mondo è mondo non si è mai sentito dire che uno abbia aperto gli occhi ad un cieco nato.
Giovanni 9:33 Se costui non fosse da Dio, non avrebbe potuto fare nulla».
Giovanni 9:34 Essi risposero e gli dissero: «Tu sei nato completamente nei peccati e vuoi insegnare a noi?». E lo cacciarono fuori.
Giovanni 9:35 Gesù seppe che l'avevano cacciato fuori e, trovatolo, gli disse: «Credi tu nel Figlio di Dio?».
Giovanni 9:36 Egli rispose e disse: «Chi è, Signore, perché io creda in lui?».
Giovanni 9:37 E Gesù gli disse: «Tu l'hai visto, è proprio colui che ti sta parlando».
Giovanni 9:38 Allora egli disse: «Io credo, Signore»; e l'adorò.
Giovanni 9:39 Poi Gesù disse: «Io sono venuto in questo mondo per fare un giudizio, affinché quelli che non vedono vedano e quelli che vedono diventino ciechi».
Giovanni 9:40 Alcuni dei farisei che erano con lui udirono queste cose e gli dissero: «Siamo ciechi anche noi?».
Giovanni 9:41 Gesù rispose loro: «Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: "Noi vediamo", perciò il vostro peccato rimane».
Il buon pastore
Giovanni 10:1 «In verità, in verità io vi dico: Chi non entra per la porta nell'ovile delle pecore, ma vi sale da un'altra parte, quello è un ladro e un brigante;
Giovanni 10:2 ma chi entra per la porta è il pastore delle pecore.
Giovanni 10:3 A lui apre il portinaio; le pecore ascoltano la sua voce, ed egli chiama le sue pecore per nome e le conduce fuori.
Giovanni 10:4 E, quando ha fatto uscire le sue pecore, va davanti a loro; e le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce.
Giovanni 10:5 Non seguiranno però alcun estraneo ma fuggiranno lontano da lui, perché non conoscono la voce degli estranei».
Giovanni 10:6 Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa stesse loro parlando.
Giovanni 10:7 Perciò Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità vi dico: io sono la porta delle pecore.
Giovanni 10:8 Tutti quelli che sono venuti prima di me sono stati ladri e briganti, ma le pecore non li hanno ascoltati.
Giovanni 10:9 Io sono la porta; se uno entra per mezzo di me sarà salvato; entrerà, uscirà e troverà pascolo.
Giovanni 10:10 Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; ma io sono venuto affinché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza.
Giovanni 10:11 Io sono il buon pastore; il buon pastore depone la sua vita per le pecore.
Giovanni 10:12 Ma il mercenario, che non è pastore e a cui non appartengono le pecore, vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge; e il lupo rapisce e disperde le pecore.
Giovanni 10:13 Or il mercenario fugge, perché è mercenario e non si cura delle pecore.
Giovanni 10:14 Io sono il buon pastore, e conosco le mie pecore e le mie conoscono me,
Giovanni 10:15 come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e depongo la mia vita per le pecore.
Giovanni 10:16 Io ho anche delle altre pecore che non sono di quest'ovile; anche quelle io devo raccogliere, ed esse ascolteranno la mia voce, e vi sarà un solo gregge e un solo pastore.
Giovanni 10:17 Per questo mi ama il Padre, perché io depongo la mia vita per prenderla di nuovo.
Giovanni 10:18 Nessuno me la toglie, ma la depongo da me stesso; io ho il potere di deporla e il potere di prenderla di nuovo; questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio».
Giovanni 10:19 Allora sorse di nuovo una divisione tra i Giudei per queste parole.
Giovanni 10:20 E molti di loro dicevano: «Egli ha un demone ed è fuori di sé; perché lo ascoltate?».
Giovanni 10:21 Altri dicevano: «Queste non sono parole di un indemoniato; può un demone aprire gli occhi ai ciechi?».
Alla festa della Dedicazione, Gesù si proclama il Messia
Giovanni 10:22 Si celebrava allora a Gerusalemme la festa della Dedicazione, ed era inverno.
Giovanni 10:23 E Gesù passeggiava nel tempio, sotto il portico di Salomone.
Giovanni 10:24 Lo circondarono dunque i Giudei e gli dissero: «Fino a quando ci terrai con l'animo sospeso? Se tu sei il Cristo, diccelo apertamente».
Giovanni 10:25 Gesù rispose loro: «Io ve l'ho detto, ma voi non credete; le opere che faccio nel nome del Padre mio, sono quelle che testimoniano di me.
Giovanni 10:26 Ma voi non credete, perché non siete delle mie pecore, come vi ho detto.
Giovanni 10:27 Le mie pecore ascoltano la mia voce, io le conosco ed esse mi seguono;
Giovanni 10:28 e io do loro la vita eterna e non periranno mai, e nessuno le rapirà dalla mia mano.
Giovanni 10:29 Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti; e nessuno le può rapire dalla mano del Padre mio.
Giovanni 10:30 Io e il Padre siamo uno».
Giovanni 10:31 Perciò i Giudei raccolsero di nuovo delle pietre a per lapidarlo.
Giovanni 10:32 Gesù rispose loro: «Io vi ho fatto vedere molte buone opere da parte del Padre mio; per quali di esse mi lapidate?».
Giovanni 10:33 I Giudei gli risposero, dicendo: «Noi non ti lapidiamo per nessuna opera buona, ma per bestemmia, e perché tu che sei uomo ti fai Dio».
Giovanni 10:34 Gesù rispose loro: «Non è scritto nella vostra legge: "Io ho detto: Voi siete dèi"?
Giovanni 10:35 Ora, se essa chiama dèi coloro a cui fu rivolta la parola di Dio (e la Scrittura non può essere annullata),
Giovanni 10:36 voi dite che colui, che il Padre ha santificato e ha mandato nel mondo, bestemmia, perché ha detto: "Io sono il Figlio di Dio"?
Giovanni 10:37 Se non faccio le opere del Padre mio, non credetemi,
Giovanni 10:38 ma se le faccio, anche se non credete a me, credete almeno alle opere, affinché conosciate e crediate che il Padre è in me e io in lui».
Giovanni 10:39 Perciò essi cercavano nuovamente di prenderlo, ma egli sfuggì dalle loro mani.
Giovanni 10:40 E se ne andò di nuovo al di là del Giordano, nel luogo dove prima Giovanni battezzava; e si fermò qui.
Giovanni 10:41 Or molti vennero da lui e dicevano: «Giovanni certamente non fece alcun segno, ma tutto quello che Giovanni disse di costui era vero».
Giovanni 10:42 E molti in quel luogo credettero in lui.
La risurrezione di Lazzaro
Giovanni 11:1 Era allora malato un certo Lazzaro di Betania, il villaggio di Maria e di Marta, sua sorella.
Giovanni 11:2 Or Maria era quella che unse di olio profumato il Signore e gli asciugò i piedi con i suoi capelli; e suo fratello Lazzaro era malato.
Giovanni 11:3 Le sorelle dunque mandarono a dire a Gesù: «Signore, ecco, colui che tu ami è malato».
Giovanni 11:4 E Gesù, udito ciò, disse: «Questa malattia non è a morte, ma per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio sia glorificato».
Giovanni 11:5 Or Gesù amava Marta, sua sorella e Lazzaro.
Giovanni 11:6 Come dunque ebbe inteso che Lazzaro era malato, si trattenne ancora due giorni nel luogo dove egli era.
Giovanni 11:7 Poi disse ai suoi discepoli: «Torniamo di nuovo in Giudea».
Giovanni 11:8 I discepoli gli dissero: «Maestro, i Giudei poco fa cercavano di lapidarti e tu vai di nuovo là?».
Giovanni 11:9 Gesù rispose: «Non vi sono forse dodici ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo,
Giovanni 11:10 ma se uno cammina di notte, inciampa, perché la luce non è in lui».
Giovanni 11:11 Dopo aver detto queste cose, soggiunse: «Il nostro amico Lazzaro si è addormentato, ma io vado a svegliarlo».
Giovanni 11:12 Allora i suoi discepoli dissero: «Signore, se dorme si riprenderà».
Giovanni 11:13 Or Gesù aveva parlato della sua morte, essi invece pensavano che avesse parlato del riposo del sonno.
Giovanni 11:14 Allora Gesù disse loro apertamente: «Lazzaro è morto.
Giovanni 11:15 Ed io mi rallegro per voi di non essere stato là, affinché crediate; ma andiamo da lui».
Giovanni 11:16 Allora Tommaso, detto Didimo, disse ai condiscepoli: «Andiamo anche noi a morire con lui».
Giovanni 11:17 Arrivato dunque Gesù, trovò che Lazzaro era già da quattro giorni nel sepolcro.
Giovanni 11:18 Or Betania distava da Gerusalemme circa quindici stadi.
Giovanni 11:19 E molti Giudei erano venuti da Marta e Maria per consolarle del loro fratello.
Giovanni 11:20 Marta dunque, come udì che Gesù veniva, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa.
Giovanni 11:21 Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto,
Giovanni 11:22 ma anche adesso so che tutto quello che chiederai a Dio, Dio te lo darà».
Giovanni 11:23 Gesù le disse: «Tuo fratello risusciterà».
Giovanni 11:24 Marta gli disse: «Lo so che risusciterà nella risurrezione all'ultimo giorno».
Giovanni 11:25 Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chiunque crede in me, anche se dovesse morire, vivrà.
Giovanni 11:26 E chiunque vive e crede in me, non morrà mai in eterno. Credi tu questo?».
Giovanni 11:27 Ella gli disse: «Sì, Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, che doveva venire nel mondo».
Giovanni 11:28 E, detto questo, andò a chiamare di nascosto Maria, sua sorella, dicendo: «Il Maestro è qui e ti chiama».
Giovanni 11:29 Appena udito ciò, ella si alzò in fretta e venne da lui.
Giovanni 11:30 Or Gesù non era ancora giunto nel villaggio, ma si trovava nel luogo dove Marta lo aveva incontrato.
Giovanni 11:31 Perciò i Giudei che erano in casa con lei per consolarla, vedendo Maria alzarsi in fretta e uscire, la seguirono, dicendo: «Ella se ne va al sepolcro per piangere la».
Giovanni 11:32 Appena Maria giunse al luogo in cui si trovava Gesù, e lo vide, si gettò ai suoi piedi, dicendogli: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto».
Giovanni 11:33 Gesù allora, come vide che lei e i Giudei che erano venuti con lei piangevano, fremé nello spirito e si turbò,
Giovanni 11:34 e disse: «Dove l'avete posto?». Essi gli dissero: «Signore, vieni e vedi».
Giovanni 11:35 Gesù pianse.
Giovanni 11:36 Dissero allora i Giudei: «Vedi come l'amava!».
Giovanni 11:37 Ma alcuni di loro dissero: «Non poteva costui che aprì gli occhi al cieco, far sì che questi non morisse?».
Giovanni 11:38 Perciò Gesù, fremendo di nuovo in se stesso, venne al sepolcro; or questo era una grotta davanti alla quale era stata posta una pietra.
Giovanni 11:39 Gesù disse: «Togliete via la pietra!». Marta, la sorella del morto, gli disse: «Signore, egli puzza già, poiché è morto da quattro giorni».
Giovanni 11:40 Gesù le disse: «Non ti ho detto che se credi, vedrai la gloria di Dio?».
Giovanni 11:41 Essi dunque tolsero la pietra dal luogo dove giaceva il morto. Gesù allora alzati in alto gli occhi, disse: «Padre, ti ringrazio che mi hai esaudito.
Giovanni 11:42 Io sapevo bene che tu mi esaudisci sempre, ma ho detto ciò per la folla che sta attorno, affinché credano che tu mi hai mandato».
Giovanni 11:43 E, detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!».
Giovanni 11:44 Allora il morto uscì, con le mani e i piedi legati con fasce e con la faccia avvolta in un asciugatoio. Gesù disse loro: «Scioglietelo e lasciatelo andare».
Giovanni 11:45 Allora molti dei Giudei, che erano venuti da Maria e avevano visto tutto quello che Gesù aveva fatto, credettero in lui.
I farisei deliberano di far morire Gesù
Giovanni 11:46 Ma alcuni di loro andarono dai farisei e riferirono loro quanto Gesù aveva fatto.
Giovanni 11:47 Allora i capi dei sacerdoti e i farisei riunirono a il sinedrio e dicevano: «Che facciamo? Quest'uomo fa molti segni.
Giovanni 11:48 Se lo lasciamo andare avanti così, tutti crederanno in lui, verranno i Romani e distruggeranno il nostro luogo e la nostra nazione».
Giovanni 11:49 Ma uno di loro, Caiafa, che era sommo sacerdote in quell'anno, disse loro: «Voi non capite nulla;
Giovanni 11:50 e non considerate che conviene per noi che un sol uomo muoia per il popolo e non perisca tutta la nazione».
Giovanni 11:51 Or egli non disse questo da se stesso; ma, essendo sommo sacerdote in quell'anno, profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione,
Giovanni 11:52 e non solo per la nazione, ma anche per raccogliere in uno i figli di Dio dispersi.
Giovanni 11:53 Da quel giorno dunque deliberarono di farlo morire.
Giovanni 11:54 Perciò Gesù non si aggirava più pubblicamente tra i Giudei, ma si ritirò nella regione vicina al deserto, in una città detta Efraim, e lì rimase con i suoi discepoli.
Giovanni 11:55 Or la Pasqua dei Giudei era vicina e molti di quella regione salirono a Gerusalemme prima della Pasqua per purificarsi.
Giovanni 11:56 Cercavano dunque Gesù e, stando nel tempio, dicevano fra di loro: «Che ve ne pare? Non verrà egli alla festa?».
Giovanni 11:57 Or i capi dei sacerdoti e i farisei avevano dato ordine che, se qualcuno sapeva dove egli era, lo segnalasse affinché potessero prenderlo.
Maria unge d'olio i piedi di Gesù
Giovanni 12:1 Gesù dunque, sei giorni prima della Pasqua, si recò a Betania dove abitava Lazzaro, colui che era morto e che egli aveva risuscitato dai morti.
Giovanni 12:2 E qui gli fecero un convito, Marta serviva e Lazzaro era uno di quelli che erano a tavola con lui.
Giovanni 12:3 Maria allora prese una libbra di olio profumato di nardo autentico di gran prezzo, ne unse i piedi di Gesù e li asciugò con i suoi capelli; e la casa fu ripiena del profumo di quest'olio.
Giovanni 12:4 Allora uno dei suoi discepoli, Giuda Iscariota, figlio di Simone, quello che stava per tradirlo, disse:
Giovanni 12:5 «Perché non si è venduto quest'olio per trecento denari e non si è dato il ricavato ai poveri?».
Giovanni 12:6 Or egli disse questo, non perché si curasse dei poveri, ma perché era ladro e, tenendo la borsa, ne sottraeva ciò che si metteva dentro.
Giovanni 12:7 Gesù dunque disse: «Lasciala; essa l'aveva conservato per il giorno della mia sepoltura.
Giovanni 12:8 I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me».
Giovanni 12:9 Intanto una grande folla di Giudei seppe che egli era là, e venne non solo a motivo di Gesù, ma anche per vedere Lazzaro che egli aveva risuscitato dai morti.
Giovanni 12:10 Or i capi dei sacerdoti deliberarono di far morire anche Lazzaro,
Giovanni 12:11 perché a motivo di lui molti lasciavano i Giudei e credevano in Gesù.
Ingresso trionfale di Gesù in Gerusalemme
Giovanni 12:12 Il giorno seguente, una grande folla che era venuta alla festa, udito che Gesù veniva a Gerusalemme,
Giovanni 12:13 prese dei rami di palme e uscì incontro a lui, gridando: «Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d'Israele!».
Giovanni 12:14 E Gesù, trovato un asinello, vi montò sopra come sta scritto:
Giovanni 12:15 «Non temere, o figlia di Sion; ecco, il tuo re viene, cavalcando un puledro d'asina».
Giovanni 12:16 Or i suoi discepoli non compresero sul momento queste cose, ma quando Gesù fu glorificato, allora si ricordarono che queste cose erano state scritte di lui e che avevano fatte queste cose a lui.
Giovanni 12:17 La folla dunque, che era con lui quando aveva chiamato Lazzaro fuori dal sepolcro e l'aveva risuscitato dai morti, gli rendeva testimonianza.
Giovanni 12:18 Perciò la folla gli andò incontro, perché aveva udito che egli aveva fatto questo segno.
Giovanni 12:19 I farisei allora dissero tra di loro: «Vedete che non guadagnate nulla; ecco, il mondo gli va dietro».
Alcuni Greci vogliono vedere Gesù; egli parla della sua morte
Giovanni 12:20 Or tra quelli che erano saliti ad adorare a durante la festa c'erano alcuni Greci.
Giovanni 12:21 Costoro dunque, accostatisi a Filippo, che era di Betsaida di Galilea, lo pregarono dicendo: «Signore, vorremmo vedere Gesù».
Giovanni 12:22 Filippo andò a dirlo ad Andrea; a loro volta, Andrea e Filippo lo dissero a Gesù.
Giovanni 12:23 Ma Gesù rispose loro, dicendo: «L'ora è venuta, in cui il Figlio dell'uomo deve essere glorificato.
Giovanni 12:24 In verità, in verità vi dico: Se il granel di frumento caduto in terra non muore, rimane solo; ma se muore, produce molto frutto.
Giovanni 12:25 Chi ama la sua vita la perderà, e chi odia la sua vita in questo mondo la conserverà per la vita eterna.
Giovanni 12:26 Se uno mi serve, mi segua; e là dove sono io, là sarà anche il mio servo; se uno mi serve, il Padre l'onorerà.
Giovanni 12:27 Ora l'anima mia è turbata; e che dirò: Padre, salvami da quest'ora? Ma per questo io sono giunto a quest'ora.
Giovanni 12:28 Padre, glorifica il tuo nome!». Allora venne una voce dal cielo: «L'ho glorificato e lo glorificherò ancora».
Giovanni 12:29 La folla dunque, che era presente e aveva udito la voce, diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: «Un angelo gli ha parlato».
Giovanni 12:30 E Gesù rispose e disse: «Questa voce non è venuta per me, ma per voi.
Giovanni 12:31 Ora è il giudizio di questo mondo; ora sarà cacciato fuori il principe di questo mondo.
Giovanni 12:32 Ed io, quando sarò innalzato dalla terra, attirerò tutti a me».
Giovanni 12:33 Or egli diceva questo, per indicare di qual morte egli doveva morire.
Giovanni 12:34 La folla gli rispose: «Noi abbiamo appreso dalla legge che il Cristo rimane in eterno; ora come puoi tu dire che il Figlio dell'uomo deve essere innalzato? Chi è questo Figlio dell'uomo?».
Giovanni 12:35 Gesù allora disse loro: «La luce è con voi ancora per un po'; camminate mentre avete la luce, affinché non vi sorprendano le tenebre; chi cammina nelle tenebre non sa dove va».
Gesù, luce del mondo
Giovanni 12:36 «Mentre avete la luce, credete nella luce, affinché diventiate figli di luce». Queste cose disse Gesù; poi se ne andò e si nascose da loro.
Giovanni 12:37 Sebbene avesse fatto tanti segni davanti a loro, non credevano in lui,
Giovanni 12:38 affinché si adempisse la parola detta dal profeta Isaia: «Signore, chi ha creduto alla nostra predicazione? E a chi è stato rivelato il braccio del Signore?».
Giovanni 12:39 Perciò non potevano credere, perché Isaia disse ancora:
Giovanni 12:40 «Egli ha accecato i loro occhi e ha indurito il loro cuore, perché non vedano con gli occhi, non intendano col cuore, non si convertano e io non li guarisca».
Giovanni 12:41 Queste cose disse Isaia, quando vide la sua gloria e parlò di lui.
Giovanni 12:42 Tuttavia, anche tra i capi, molti credettero in lui; ma a motivo dei farisei non lo confessavano, per non essere espulsi dalla sinagoga,
Giovanni 12:43 perché amavano la gloria degli uomini più della gloria di Dio.
Giovanni 12:44 Or Gesù gridò e disse: «Chi crede in me, non crede in me, ma in colui che mi ha mandato.
Giovanni 12:45 E chi vede me, vede colui che mi ha mandato.
Giovanni 12:46 Io sono venuto come luce per il mondo, affinché chiunque crede in me non resti nelle tenebre.
Giovanni 12:47 E se uno ode le mie parole e non crede, io non lo giudico; perché io non sono venuto a giudicare il mondo, ma a salvare il mondo.
Giovanni 12:48 Chi mi respinge e non accoglie le mie parole, ha chi lo giudica; la parola che ho annunziata sarà quella che lo giudicherà nell'ultimo giorno.
Giovanni 12:49 Perché io non ho parlato da me stesso, ma il Padre stesso mi ha mandato e mi ha comandato ciò che io devo dire ed annunziare.
Giovanni 12:50 Ed io so che il suo comandamento è vita eterna; le cose dunque che io dico le dico così come il Padre me le ha dette».
Gesù lava i piedi dei suoi discepoli
Giovanni 13:1 Or prima della festa di Pasqua sapendo Gesù che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine.
Giovanni 13:2 E, finita la cena, avendo già il diavolo messo in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo,
Giovanni 13:3 Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che egli era proceduto da Dio e a Dio ritornava,
Giovanni 13:4 si alzò dalla cena e depose le sue vesti: poi, preso un asciugatoio, se lo cinse.
Giovanni 13:5 Dopo aver messo dell'acqua in una bacinella, cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l'asciugatoio di cui era cinto.
Giovanni 13:6 Venne dunque a Simon Pietro. Ed egli gli disse: «Signore tu lavi i piedi a me?».
Giovanni 13:7 Gesù rispose e gli disse: «Quello che io faccio, ora non lo comprendi, ma lo comprenderai dopo».
Giovanni 13:8 Pietro gli disse: «Tu non mi laverai mai i piedi». Gesù gli rispose: «Se non ti lavo, non avrai nessuna parte con me».
Giovanni 13:9 Simon Pietro gli disse: «Signore, non solo i piedi, ma anche le mani e il capo».
Giovanni 13:10 Gesù gli disse: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno che di lavarsi i piedi ed è tutto mondo; anche voi siete mondi, ma non tutti».
Giovanni 13:11 Egli infatti sapeva chi lo avrebbe tradito; perciò disse: «Non tutti siete mondi».
Giovanni 13:12 Così, dopo aver lavato i piedi riprese le sue vesti, si mise di nuovo a tavola e disse loro: «Comprendete quello che vi ho fatto?
Giovanni 13:13 Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono.
Giovanni 13:14 Se dunque io, il Signore e il Maestro, vi ho lavato i piedi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri.
Giovanni 13:15 Io infatti vi ho dato l'esempio, affinché come ho fatto io facciate anche voi.
Giovanni 13:16 In verità, in verità vi dico: Il servo non è più grande del suo padrone, né il messaggero più grande di colui che l'ha mandato.
Giovanni 13:17 Se sapete queste cose, siete beati se le fate.
Giovanni 13:18 Non parlo di voi tutti; io conosco quelli che ho scelto, ma bisogna che si adempia questa Scrittura: "Colui che mangia il pane con me, mi ha levato contro il suo calcagno".
Giovanni 13:19 Ve lo dico fin d'ora prima che avvenga, affinché quando sarà avvenuto, crediate che io sono il Cristo.
Giovanni 13:20 In verità, in verità vi dico: Chi riceve colui che manderò, riceve me, e chi riceve me, riceve colui che mi ha mandato».
Gesù svela il tradimento di Giuda
Giovanni 13:21 Dette queste cose, Gesù fu turbato nello spirito, e testimoniò e disse: «In verità, in verità vi dico che uno di voi mi tradirà».
Giovanni 13:22 I discepoli allora si guardarono l'un l'altro, non riuscendo a capire di chi parlasse.
Giovanni 13:23 Or uno dei discepoli, quello che Gesù amava, era appoggiato sul petto di Gesù.
Giovanni 13:24 Allora Simon Pietro gli fece cenno di domandare chi fosse colui del quale egli parlava.
Giovanni 13:25 E quel discepolo, chinatosi sul petto di Gesù, gli chiese: «Signore, chi è?».
Giovanni 13:26 Gesù rispose: «È colui al quale io darò il boccone, dopo averlo intinto». E intinto il boccone, lo diede a Giuda Iscariota, figlio di Simone.
Giovanni 13:27 Or dopo quel boccone, Satana entrò in lui. Allora Gesù gli disse: «Quel che fai, fallo presto!».
Giovanni 13:28 Ma nessuno di quelli che erano a tavola comprese perché gli avesse detto ciò.
Giovanni 13:29 Alcuni infatti pensavano, poiché Giuda teneva la borsa, che Gesù gli avesse detto: «Compra le cose che ci occorrono per la festa», oppure che desse qualcosa ai poveri.
Giovanni 13:30 Egli dunque, preso il boccone uscì subito. Era notte.
Le ragioni della sua partenza
Giovanni 13:31 Quando fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell'uomo è glorificato, e Dio è glorificato in lui.
Giovanni 13:32 Se Dio è glorificato in lui, Dio lo glorificherà pure in se stesso e lo glorificherà subito.
Giovanni 13:33 Figlioli, per poco tempo sono ancora con voi; voi mi cercherete, ma come ho detto ai Giudei: "Dove io vado voi non potete venire". Così adesso lo dico anche a voi.
Giovanni 13:34 Vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, anche voi amatevi gli uni gli altri.
Giovanni 13:35 Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri».
Giovanni 13:36 Simon Pietro gli disse: «Signore, dove vai?». Gesù gli rispose: «Là dove io vado, tu non puoi seguirmi ora; ma mi seguirai più tardi».
Giovanni 13:37 Pietro gli disse: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te».
Giovanni 13:38 Gesù gli rispose: «Darai la tua vita per me? In verità, in verità ti dico: il gallo non canterà, prima che tu non mi abbia rinnegato tre volte».
Giovanni 14:1 «Il vostro cuore non sia turbato; credete in Dio e credete anche in me.
Giovanni 14:2 Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, ve lo avrei detto; io vado a prepararvi un posto.
Giovanni 14:3 E quando sarò andato e vi avrò preparato il posto, ritornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io siate anche voi.
Giovanni 14:4 Voi sapete dove io vado e conoscete anche la via».
Giovanni 14:5 Tommaso gli disse: «Signore, noi non sappiamo dove vai; come dunque possiamo conoscere la via?»
Giovanni 14:6 Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
Giovanni 14:7 Se mi aveste conosciuto, avreste conosciuto anche mio Padre; fin da ora lo conoscete e l'avete visto».
Giovanni 14:8 Filippo gli disse: «Signore, mostraci il Padre e ci basta».
Giovanni 14:9 Gesù gli disse: «Da tanto tempo io sono con voi e tu non mi hai ancora conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre; come mai dici: "Mostraci il Padre"?
Giovanni 14:10 Non credi che io sono nel Padre e che il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso. Il Padre che dimora in me è colui che fa le opere.
Giovanni 14:11 Credetemi che io sono nel Padre e che il Padre è in me, se no, credetemi a motivo delle opere stesse.
Giovanni 14:12 In verità, in verità vi dico: chi crede in me farà anch'egli le opere che io faccio; anzi ne farà di più grandi di queste, perché io vado al Padre.
Giovanni 14:13 E qualunque cosa chiederete nel nome mio la farò, affinché il Padre sia glorificato nel Figlio.
Giovanni 14:14 Se chiedete qualche cosa nel nome mio, io la farò».
La promessa del Consolatore
Giovanni 14:15 «Se mi amate, osservate i miei comandamenti.
Giovanni 14:16 Ed io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore, che rimanga con voi per sempre,
Giovanni 14:17 lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce; ma voi lo conoscete, perché dimora con voi e sarà in voi.
Giovanni 14:18 Non vi lascerò orfani; tornerò a voi.
Giovanni 14:19 Ancora un po' di tempo e il mondo non mi vedrà più, ma voi mi vedrete; poiché io vivo, anche voi vivrete.
Giovanni 14:20 In quel giorno conoscerete che io sono nel Padre mio, e che voi siete in me ed io in voi.
Giovanni 14:21 Chi ha i miei comandamenti e li osserva, è uno che mi ama, e chi mi ama sarà amato dal Padre mio; e io lo amerò e mi manifesterò a lui».
Giovanni 14:22 Giuda, non l'Iscariota, gli disse: «Signore, come mai ti manifesterai a noi e non al mondo?».
Giovanni 14:23 Gesù rispose e gli disse: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l'amerà, e noi verremo a lui e faremo dimora presso di lui.
Giovanni 14:24 Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che udite non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Giovanni 14:25 Vi ho detto queste cose, mentre ero con voi;
Giovanni 14:26 ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che vi ho detto.
Giovanni 14:27 Io vi lascio la pace, vi do la mia pace; io ve la do, non come la dà il mondo; il vostro cuore non sia turbato e non si spaventi.
Giovanni 14:28 Avete udito che vi ho detto: "Io me ne vado e tornerò a voi". Se voi mi amaste, vi rallegrereste perché ho detto: "Io vado al Padre"; poiché il Padre è più grande di me.
Giovanni 14:29 E ora ve l'ho detto, prima che avvenga affinché, quando avverrà, crediate.
Giovanni 14:30 Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il principe di questo mondo e non ha nulla in me;
Giovanni 14:31 ma questo accade affinché il mondo conosca che io amo il Padre e che faccio come il Padre mi ha comandato. Alzatevi, andiamo via di qui».
Intima comunione fra Gesù e i suoi redenti
Giovanni 15:1 «Io sono la vera vite e il Padre mio è l'agricoltore.
Giovanni 15:2 Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie via; ma ogni tralcio che porta frutto, lo pota affinché ne porti ancora di più.
Giovanni 15:3 Voi siete già mondi a motivo della parola che vi ho annunziata.
Giovanni 15:4 Dimorate in me e io dimorerò in voi; come il tralcio non può da sé portare frutto se non dimora nella vite, così neanche voi, se non dimorate in me.
Giovanni 15:5 Io sono la vite, voi siete i tralci; chi dimora in me e io in lui, porta molto frutto, poiché senza di me non potete far nulla.
Giovanni 15:6 Se uno non dimora in me è gettato via come il tralcio e si secca; poi questi tralci si raccolgono, si gettano nel fuoco e sono bruciati.
Giovanni 15:7 Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quel che volete e vi sarà fatto.
Giovanni 15:8 In questo è glorificato il Padre mio, che portiate molto frutto, e così sarete miei discepoli.
Giovanni 15:9 Come il Padre ha amato me, così io ho amato voi; dimorate nel mio amore.
Giovanni 15:10 Se osservate i miei comandamenti, dimorerete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e dimoro nel suo amore.
Giovanni 15:11 Vi ho detto queste cose, affinché la mia gioia dimori in voi e la vostra gioia sia piena.
Giovanni 15:12 Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi.
Giovanni 15:13 Nessuno ha amore più grande di questo: dare la propria vita per i suoi amici.
Giovanni 15:14 Voi siete miei amici, se fate le cose che io vi comando.
Giovanni 15:15 Io non vi chiamo più servi, perché il servo non sa ciò che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udito dal Padre mio.
Giovanni 15:16 Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi; e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto, e il vostro frutto sia duraturo, affinché qualunque cosa chiediate al Padre nel mio nome, egli ve la dia.
Giovanni 15:17 Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.
Giovanni 15:18 Se il mondo vi odia, sappiate che ha odiato me prima di voi.
Giovanni 15:19 Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; ma poiché non siete del mondo, ma io vi ho scelto dal mondo, perciò il mondo vi odia.
Giovanni 15:20 Ricordatevi della parola che vi ho detto: "Il servo non è più grande del suo padrone". Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra.
Giovanni 15:21 Tutte queste cose ve le faranno a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato.
Giovanni 15:22 Se non fossi venuto e non avessi parlato loro, non avrebbero colpa; ma ora non hanno alcuna scusa per il loro peccato.
Giovanni 15:23 Chi odia me, odia anche il Padre mio.
Giovanni 15:24 Se non avessi fatto in mezzo a loro le opere che nessun altro ha fatto, non avrebbero colpa; ora invece le hanno viste, e hanno odiato me e il Padre mio.
Giovanni 15:25 Ma questo è accaduto affinché si adempisse la parola scritta nella loro legge: "Mi hanno odiato senza motivo".
Giovanni 15:26 Ma quando verrà il Consolatore, che vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre mio, egli testimonierà di me.
Giovanni 15:27 E anche voi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin dal principio».
Ultimi momenti con i discepoli; Gesù ripete la promessa del Consolatore e del proprio ritorno
Giovanni 16:1 «Vi ho detto queste cose, affinché non siate scandalizzati.
Giovanni 16:2 Vi espelleranno dalle sinagoghe; anzi l'ora viene che chiunque vi ucciderà penserà di rendere un servizio a Dio.
Giovanni 16:3 E vi faranno queste cose, perché non hanno conosciuto né il Padre né me.
Giovanni 16:4 Ma vi ho detto queste cose affinché, quando sia giunto il momento, vi ricordiate che io ve le avevo dette; or da principio non vi dissi queste cose, perché ero con voi.
Giovanni 16:5 Ma ora vado da colui che mi ha mandato, e nessun di voi mi domanda: "Dove vai?".
Giovanni 16:6 Anzi, perché vi ho detto queste cose, la tristezza ha riempito il vostro cuore.
Giovanni 16:7 Tuttavia io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma se me ne vado, io ve lo manderò.
Giovanni 16:8 E quando sarà venuto, egli convincerà il mondo di peccato, di giustizia e di giudizio.
Giovanni 16:9 Di peccato, perché non credono in me;
Giovanni 16:10 di giustizia, perché io vado al Padre e non mi vedrete più;
Giovanni 16:11 di giudizio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato.
Giovanni 16:12 Ho ancora molte cose da dirvi, ma non sono ancora alla vostra portata.
Giovanni 16:13 Ma quando verrà lui, lo Spirito di verità, egli vi guiderà in ogni verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutte le cose che ha udito e vi annunzierà le cose a venire.
Giovanni 16:14 Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve lo annunzierà.
Giovanni 16:15 Tutte le cose che il Padre ha sono mie, per questo ho detto che egli prenderà del mio e ve lo annunzierà.
Giovanni 16:16 Fra poco non mi vedrete più; e un altro poco e mi vedrete, perché me ne vado al Padre».
Giovanni 16:17 Allora alcuni dei suoi discepoli dissero fra di loro: «Che cosa è questo che egli ci dice: "Fra poco non mi vedrete più", e: "Un altro poco e mi vedrete" e: "Perché me ne vado al Padre"?».
Giovanni 16:18 Dicevano dunque: «Che cosa è questo "fra poco", di cui parla? Noi non sappiamo quello che vuol dire».
Giovanni 16:19 Gesù dunque comprese che lo volevano interrogare e disse loro: «Vi domandate l'un l'altro perché ho detto: "Fra poco non mi vedrete più" e: "Un altro poco e mi vedrete"?
Giovanni 16:20 In verità, in verità vi dico: voi piangerete e farete cordoglio, e il mondo si rallegrerà. Voi sarete afflitti, ma la vostra afflizione sarà mutata in gioia.
Giovanni 16:21 La donna quando partorisce sente dolore, perché è giunta la sua ora, ma appena ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più dell'angoscia per la gioia che è venuto al mondo un essere umano.
Giovanni 16:22 Così anche voi ora siete nel dolore, ma io vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà, e nessuno vi toglierà la vostra gioia.
Giovanni 16:23 In quel giorno non mi farete più alcuna domanda. In verità, in verità vi dico che tutto ciò che domanderete al Padre nel mio nome, egli ve lo darà.
Giovanni 16:24 Finora non avete chiesto nulla nel mio nome; chiedete e riceverete, affinché la vostra gioia sia completa.
Giovanni 16:25 Vi ho detto queste cose in similitudini, ma l'ora viene in cui non vi parlerò più in similitudini, ma vi parlerò del Padre apertamente.
Giovanni 16:26 In quel giorno chiederete nel mio nome; e non vi dico che io pregherò il Padre per voi;
Giovanni 16:27 il Padre stesso infatti vi ama, poiché voi mi avete amato e avete creduto che io sono proceduto da Dio.
Giovanni 16:28 Io sono proceduto dal Padre e sono venuto nel mondo; di nuovo lascio il mondo e torno al Padre».
Giovanni 16:29 I suoi discepoli gli dissero: «Ecco, adesso tu parli apertamente e non usi alcuna similitudine.
Giovanni 16:30 Ora conosciamo che sai tutto e non hai bisogno che qualcuno ti interroghi; per questo crediamo che sei proceduto da Dio».
Giovanni 16:31 Gesù rispose loro: «Credete ora?
Giovanni 16:32 Ecco l'ora viene, anzi è già venuta, in cui sarete dispersi, ciascuno per conto suo, e mi lascerete solo, ma io non sono solo, perché il Padre è con me.
Giovanni 16:33 Vi ho detto queste cose, affinché abbiate pace in me; nel mondo avrete tribolazione, ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo».
Preghiera di Gesù per i suoi discepoli
Giovanni 17:1 Queste cose disse Gesù, poi alzò gli occhi al cielo e disse: «Padre, l'ora è venuta; glorifica il Figlio tuo, affinché anche il Figlio glorifichi te,
Giovanni 17:2 poiché tu gli hai dato potere sopra ogni carne, affinché egli dia vita eterna a tutti coloro che tu gli hai dato.
Giovanni 17:3 Or questa è la vita eterna, che conoscano te, il solo vero Dio, e Gesù Cristo che tu hai mandato.
Giovanni 17:4 Io ti ho glorificato sulla terra, avendo compiuta l'opera che tu mi hai dato da fare.
Giovanni 17:5 Ora dunque, o Padre, glorificami presso di te della gloria che io avevo presso di te prima che il mondo fosse.
Giovanni 17:6 Io ho manifestato il tuo nome agli uomini che tu mi hai dato dal mondo; erano tuoi, e tu me li hai dati; ed essi hanno osservato la tua parola.
Giovanni 17:7 Ora essi hanno conosciuto che tutte le cose che tu mi hai dato vengono da te,
Giovanni 17:8 perché ho dato loro le parole che tu hai dato a me; ed essi le hanno accolte e hanno veramente conosciuto che io sono proceduto da te, e hanno creduto che tu mi hai mandato.
Giovanni 17:9 Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che tu mi hai dato, perché sono tuoi.
Giovanni 17:10 E tutte le cose mie sono tue, e le cose tue sono mie; e io sono glorificato in loro.
Giovanni 17:11 Ora io non sono più nel mondo, ma essi sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, conservali nel tuo nome, quelli che tu mi hai dato, affinché siano uno come noi.
Giovanni 17:12 Mentre ero con loro nel mondo io li ho conservati nel tuo nome; io ho custodito coloro che tu mi hai dato, e nessuno di loro è perito, tranne il figlio della perdizione, affinché si adempisse la Scrittura.
Giovanni 17:13 Ma ora io vengo a te e dico queste cose nel mondo, affinché la mia gioia giunga a compimento in loro.
Giovanni 17:14 Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perché non sono del mondo, come neppure io sono del mondo.
Giovanni 17:15 Io non chiedo che tu li tolga dal mondo, ma che tu li preservi dal maligno.
Giovanni 17:16 Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.
Giovanni 17:17 Santificali nella tua verità, la tua parola è verità.
Giovanni 17:18 Come tu hai mandato me nel mondo, così ho mandato loro nel mondo.
Giovanni 17:19 E per loro santifico me stesso, affinché essi pure siano santificati in verità.
Giovanni 17:20 Or io non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me per mezzo della loro parola,
Giovanni 17:21 affinché siano tutti uno, come tu, o Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi uno in noi, affinché il mondo creda che tu mi hai mandato.
Giovanni 17:22 E io ho dato loro la gloria che tu hai dato a me, affinché siano uno come noi siamo uno.
Giovanni 17:23 Io sono in loro e tu in me, affinché siano perfetti nell'unità, e affinché il mondo conosca che tu mi hai mandato e li hai amati, come hai amato me.
Giovanni 17:24 Padre, io voglio che dove sono io, siano con me anche coloro che tu mi hai dato, affinché vedano la mia gloria che tu mi hai dato, perché tu mi hai amato prima della fondazione del mondo.
Giovanni 17:25 Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto, e costoro hanno conosciuto che tu mi hai mandato.
Giovanni 17:26 E io ho fatto loro conoscere il tuo nome e lo farò conoscere ancora, affinché l'amore, del quale tu mi hai amato, sia in loro e io in loro».
Arresto di Gesù nel Getsemani
Giovanni 18:1 Dette queste cose, Gesù uscì con i suoi discepoli e andò di là dal torrente Kedron, dove c'era un orto nel quale entrò lui con i suoi discepoli.
Giovanni 18:2 Or Giuda, che lo tradiva, conosceva anche lui quel luogo, perché molte volte Gesù vi si era ritirato con i suoi discepoli.
Giovanni 18:3 Giuda dunque, preso un gruppo di soldati e le guardie mandate dai capi dei sacerdoti e dai farisei, venne là con lanterne torce e armi.
Giovanni 18:4 Gesù allora, conoscendo tutto quello che gli stava per accadere, uscì e chiese loro: «Chi cercate?».
Giovanni 18:5 Gli risposero: «Gesù il Nazareno». Gesù disse loro: «Io sono!». Or Giuda che lo tradiva era anch'egli con loro.
Giovanni 18:6 Appena egli disse loro: «Io sono», essi indietreggiarono e caddero a terra.
Giovanni 18:7 Gesù dunque domandò loro di nuovo: «Chi cercate?». Essi dissero: «Gesù il Nazareno».
Giovanni 18:8 Gesù rispose: «Vi ho detto che io sono; se dunque cercate me lasciate andare via costoro»;
Giovanni 18:9 e ciò affinché si adempisse la parola che egli aveva detto: «Non ho perduto nessuno di quelli che mi hai dato».
Giovanni 18:10 Allora Simon Pietro, che aveva una spada la sfoderò, percosse il servo del sommo sacerdote e gli recise l'orecchio destro; or quel servo si chiamava Malco.
Giovanni 18:11 Ma Gesù disse a Pietro: «Riponi la tua spada nel fodero; non berrò io il calice che il Padre mi ha dato?».
Gesù davanti al sinedrio; il rinnegamento di Pietro
Giovanni 18:12 Allora il gruppo di soldati, il capitano e le guardie dei Giudei presero Gesù e lo legarono.
Giovanni 18:13 E lo condussero prima da Anna, perché era suocero di Caiafa, che era sommo sacerdote in quell'anno.
Giovanni 18:14 Caiafa era colui che aveva consigliato ai Giudei che era conveniente che un uomo morisse per il popolo.
Giovanni 18:15 Or Simon Pietro e un altro discepolo seguivano Gesù. E quel discepolo era noto al sommo sacerdote, ed entrò con Gesù nel cortile del sommo sacerdote.
Giovanni 18:16 Ma Pietro restò alla porta di fuori. Allora l'altro discepolo, che era noto al sommo sacerdote, uscì e parlò alla portinaia e fece entrare Pietro.
Giovanni 18:17 E la serva portinaia disse a Pietro: «Non sei anche tu dei discepoli di quest'uomo?». Egli rispose: «Non lo sono».
Giovanni 18:18 Intanto i servi e le guardie, acceso un fuoco di carboni, se ne stavano in piedi e si scaldavano, perché faceva freddo; anche Pietro stava in piedi con loro e si scaldava.
Giovanni 18:19 Or il sommo sacerdote interrogò Gesù riguardo ai suoi discepoli e alla sua dottrina.
Giovanni 18:20 Gesù gli rispose: «Io ho parlato al mondo apertamente; ho sempre insegnato nella sinagoga e nel tempio dove tutti i Giudei si radunano, e non ho detto niente in segreto.
Giovanni 18:21 Perché interroghi me? Interroga coloro che hanno udito ciò che ho detto loro; ecco, essi sanno le cose che ho detto».
Giovanni 18:22 Egli aveva appena detto queste parole, che una delle guardie che gli stava vicino diede a Gesù uno schiaffo, dicendo: «Così rispondi al sommo sacerdote?».
Giovanni 18:23 Gesù gli rispose: «Se ho parlato male, mostra dov'è il male; ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?».
Giovanni 18:24 Anna dunque lo rimandò legato a Caiafa, sommo sacerdote.
Giovanni 18:25 Intanto Simon Pietro stava là a scaldarsi. Gli dissero dunque: «Non sei anche tu dei suoi discepoli?» Ed egli lo negò e disse: «Non lo sono».
Giovanni 18:26 Ma uno dei servi del sommo sacerdote, parente di colui a cui Pietro aveva reciso l'orecchio, disse: «Non ti ho io visto nell'orto con lui?».
Giovanni 18:27 E Pietro lo negò di nuovo, e subito il gallo cantò.
Gesù davanti a Pilato
Giovanni 18:28 Poi da Caiafa condussero Gesù nel pretorio; era mattino presto. Ma essi non entrarono nel pretorio, per non contaminarsi e poter così mangiare la Pasqua.
Giovanni 18:29 Pilato dunque uscì verso di loro e disse: «Quale accusa portate contro quest'uomo?».
Giovanni 18:30 Essi risposero e gli dissero: «Se costui non fosse un malfattore, non te l'avremmo dato nelle mani».
Giovanni 18:31 Allora Pilato disse loro: «Prendetelo voi e giudicatelo secondo la vostra legge». Ma i Giudei gli dissero: «A noi non è lecito far morire alcuno».
Giovanni 18:32 E ciò affinché si adempisse quello che Gesù aveva detto, indicando di quale morte doveva morire.
Giovanni 18:33 Pilato dunque rientrò nel pretorio chiamò Gesù e gli disse: «Sei tu il re dei Giudei?».
Giovanni 18:34 Gesù gli rispose: «Dici questo da te stesso, oppure altri te lo hanno detto di me?».
Giovanni 18:35 Pilato gli rispose: «Sono io forse Giudeo? La tua nazione e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato nelle mie mani; che hai fatto?».
Giovanni 18:36 Gesù rispose: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servi combatterebbero affinché io non fossi dato in mano dei Giudei; ma ora il mio regno non è di qui».
Giovanni 18:37 Allora Pilato gli disse: «Dunque sei tu re?». Gesù rispose: «Tu dici giustamente che io sono re; per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza alla verità; chiunque è per la verità ascolta la mia voce».
Giovanni 18:38 Pilato gli chiese: «Che cosa è verità?». E, detto questo, uscì di nuovo verso i Giudei e disse loro: «Io non trovo alcuna colpa in lui.
Giovanni 18:39 Ma vi è tra voi l'usanza che io vi liberi uno nella Pasqua; volete dunque che vi liberi il re dei Giudei?».
Giovanni 18:40 Allora tutti di nuovo gridarono, dicendo: «Non costui, ma Barabba». Or Barabba era un brigante.
Giovanni 19:1 Allora Pilato prese Gesù e lo fece flagellare.
Giovanni 19:2 E i soldati, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero addosso un manto di porpora,
Giovanni 19:3 e dicevano: «Salve, o re dei Giudei»; e lo schiaffeggiavano.
Giovanni 19:4 Poi Pilato uscì di nuovo e disse loro: «Ecco, io ve lo conduco fuori, affinché sappiate che non trovo in lui alcuna colpa».
Giovanni 19:5 Gesù dunque uscì, portando la corona di spine e il manto di porpora. E Pilato disse loro: «Ecco l'uomo!».
Giovanni 19:6 Ora, quando lo videro i capi sacerdoti e le guardie, si misero a gridare, dicendo: «Crocifiggilo, crocifiggilo». Pilato disse loro: «Prendetelo voi e crocifiggetelo, perché io non trovo in lui colpa alcuna».
Giovanni 19:7 I Giudei gli risposero: «Noi abbiamo una legge e secondo la nostra legge egli deve morire, perché si è fatto Figlio di Dio».
Giovanni 19:8 Quando Pilato udì queste parole, ebbe ancor più paura;
Giovanni 19:9 e, rientrato nel pretorio, disse a Gesù: «Di dove sei tu?». Ma Gesù non gli diede alcuna risposta.
Giovanni 19:10 Pilato perciò gli disse: «Non mi parli? Non sai che io ho il potere di crocifiggerti e il potere di liberarti?».
Giovanni 19:11 Gesù rispose: «Tu non avresti alcun potere su di me se non ti fosse dato dall'alto; perciò chi mi ha consegnato nelle tue mani ha maggior colpa».
Giovanni 19:12 Da quel momento Pilato cercava di liberarlo; ma i Giudei gridavano, dicendo: «Se liberi costui, tu non sei amico di Cesare; chiunque si fa re, si oppone a Cesare».
Giovanni 19:13 Pilato dunque, udite queste parole, condusse fuori Gesù e si pose a sedere in tribunale nel luogo detto "Lastrico", e in ebraico "Gabbata";
Giovanni 19:14 or era la preparazione della Pasqua, ed era circa l'ora sesta; e disse ai Giudei: «Ecco il vostro re».
Giovanni 19:15 Ma essi gridarono: «Via, via, crocifiggilo». Pilato disse loro: «Crocifiggerò il vostro re?». I capi dei sacerdoti risposero: «Noi non abbiamo altro re che Cesare».
Giovanni 19:16 Allora egli lo diede nelle loro mani affinché fosse crocifisso. Ed essi presero Gesù e lo condussero via.
La crocifissione
Giovanni 19:17 Ed egli, portando la sua croce, si avviò verso il luogo detto "del Teschio", che in ebraico si chiama "Golgota",
Giovanni 19:18 dove lo crocifissero, e con lui due altri, uno di qua e l'altro di là, e Gesù nel mezzo.
Giovanni 19:19 Or Pilato fece anche un'iscrizione e la pose sulla croce, e vi era scritto: "GESÙ IL NAZARENO, IL RE DEI GIUDEI".
Giovanni 19:20 Così molti dei Giudei lessero questa iscrizione, perché il luogo dove Gesù fu crocifisso era vicino alla città, e quella era scritta in ebraico, in greco e in latino.
Giovanni 19:21 Perciò i capi dei sacerdoti dei Giudei dissero a Pilato: «Non scrivere: "Il re dei Giudei", ma che egli ha detto: "Io sono il re dei Giudei"».
Giovanni 19:22 Pilato rispose: «Ciò che ho scritto, ho scritto».
Giovanni 19:23 Or i soldati, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una parte per ciascun soldato, e la tunica. Ma la tunica era senza cuciture, tessuta d'un sol pezzo da cima a fondo.
Giovanni 19:24 Dissero dunque fra di loro: «Non stracciamola, ma tiriamola a sorte per decidere di chi sarà»; e ciò affinché si adempisse la Scrittura, che dice: «Hanno spartito fra di loro le mie vesti, e hanno tirato a sorte la mia tunica». I soldati dunque fecero queste cose.
Giovanni 19:25 Or presso la croce di Gesù stavano sua madre e la sorella di sua madre, Maria di Cleopa e Maria Maddalena.
Giovanni 19:26 Gesù allora, vedendo sua madre e presso di lei il discepolo che egli amava, disse a sua madre: «Donna, ecco tuo figlio!».
Giovanni 19:27 Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quel momento il discepolo l'accolse in casa sua.
Giovanni 19:28 Dopo questo, sapendo Gesù che ogni cosa era ormai compiuta, affinché si adempisse la Scrittura, disse: «Ho sete».
Giovanni 19:29 Or c'era là un vaso pieno d'aceto. Inzuppata dunque una spugna nell'aceto e postala in cima ad un ramo d'issopo gliela accostarono alla bocca.
Giovanni 19:30 Quando Gesù ebbe preso l'aceto disse: «È compiuto». E, chinato il capo, rese lo spirito.
Giovanni 19:31 Or i Giudei, essendo il giorno di Preparazione, affinché i corpi non rimanessero sulla croce il sabato, perché quel sabato era un giorno di particolare importanza, chiesero a Pilato che fossero loro spezzate le gambe e fossero portati via.
Giovanni 19:32 I soldati dunque vennero e spezzarono le gambe al primo e poi anche all'altro, che era crocifisso con lui;
Giovanni 19:33 ma, arrivati a Gesù, come videro che era già morto, non gli spezzarono le gambe,
Giovanni 19:34 ma uno dei soldati gli trafisse il costato con una lancia, e subito ne uscì sangue ed acqua.
Giovanni 19:35 E colui che ha visto ne ha reso testimonianza e la sua testimonianza è verace, ed egli sa che dice il vero, affinché voi crediate.
Giovanni 19:36 Queste cose infatti sono accadute affinché si adempisse la Scrittura: «Non gli sarà spezzato alcun osso».
Giovanni 19:37 E ancora un'altra Scrittura dice: «Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto».
Il seppellimento di Gesù
Giovanni 19:38 Dopo queste cose, Giuseppe d'Arimatea che era discepolo di Gesù, ma di nascosto per timore dei Giudei, chiese a Pilato di poter prendere il corpo di Gesù; e Pilato glielo permise. Egli dunque venne e prese il corpo di Gesù.
Giovanni 19:39 Or venne anche Nicodemo, che in precedenza era andato di notte da Gesù, portando una mistura di mirra e di aloe di circa cento libbre.
Giovanni 19:40 Essi dunque presero il corpo di Gesù e lo avvolsero in panni di lino con gli aromi, secondo il costume di sepoltura in uso presso i Giudei.
Giovanni 19:41 Or nel luogo dove egli fu crocifisso c'era un orto, e nell'orto un sepolcro nuovo nel quale non era ancora stato posto nessuno.
Giovanni 19:42 Lì dunque, a motivo del giorno di Preparazione dei Giudei, misero Gesù perché il sepolcro era vicino.
La risurrezione
Giovanni 20:1 Or il primo giorno dopo i sabati, al mattino quando era ancora buio, Maria Maddalena andò al sepolcro e vide che la pietra era stata rimossa dal sepolcro.
Giovanni 20:2 Allora andò di corsa da Simon Pietro e dall'altro discepolo che Gesù amava e disse loro: «Hanno tolto il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'abbiano posto».
Giovanni 20:3 Pietro dunque e l'altro discepolo uscirono fuori e si avviarono al sepolcro.
Giovanni 20:4 Correvano tutti e due insieme, ma l'altro discepolo corse avanti più in fretta di Pietro e arrivò primo al sepolcro.
Giovanni 20:5 E, chinatosi, vide i panni di lino che giacevano nel sepolcro, ma non vi entrò.
Giovanni 20:6 Arrivò anche Simon Pietro che lo seguiva, entrò nel sepolcro e vide i panni di lino che giacevano per terra,
Giovanni 20:7 e il sudario, che era stato posto sul capo di Gesù; esso non giaceva con i panni, ma era ripiegato in un luogo a parte.
Giovanni 20:8 Allora entrò anche l'altro discepolo che era giunto per primo al sepolcro, vide e credette.
Giovanni 20:9 Essi infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che egli doveva risuscitare dai morti.
Giovanni 20:10 I discepoli poi ritornarono di nuovo a casa.
Gesù appare a Maria Maddalena
Giovanni 20:11 Ma Maria era rimasta fuori del sepolcro a piangere. E, mentre piangeva, si chinò dentro il sepolcro,
Giovanni 20:12 e vide due angeli, vestiti di bianco, che sedevano l'uno al capo e l'altro ai piedi del luogo, dove era stato posto il corpo di Gesù.
Giovanni 20:13 Essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Ella rispose loro: «Perché hanno portato via il mio Signore, e io non so dove l'abbiano posto».
Giovanni 20:14 Detto questo, ella si volse indietro e vide Gesù, che stava lì in piedi, ma ella non sapeva che fosse Gesù.
Giovanni 20:15 Gesù le disse: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Lei, pensando che fosse l'ortolano, gli disse: «Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove l'hai posto e io lo prenderò».
Giovanni 20:16 Gesù le disse: «Maria!». Ed ella allora, voltandosi, gli disse: «Rabboni!» che significa: Maestro.
Giovanni 20:17 Gesù le disse: «Non toccarmi, perché non sono ancora salito al Padre mio; ma va' dai miei fratelli e di' loro che io salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro».
Giovanni 20:18 Allora Maria Maddalena andò ad annunziare ai discepoli che aveva visto il Signore, e che lui le aveva detto queste cose.
Gesù appare ai discepoli; incredulità di Tommaso
Giovanni 20:19 Ora, la sera di quello stesso giorno, il primo della settimana, mentre le porte del luogo dove erano radunati i discepoli erano serrate per paura dei Giudei, Gesù venne e si presentò là in mezzo, e disse loro: «Pace a voi!».
Giovanni 20:20 E, detto questo, mostrò loro le sue mani e il costato. I discepoli dunque, vedendo il Signore, si rallegrarono.
Giovanni 20:21 Poi Gesù di nuovo disse loro: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, così io mando voi».
Giovanni 20:22 E, detto questo, soffiò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo.
Giovanni 20:23 A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati, e a chi li riterrete, saranno ritenuti».
Giovanni 20:24 Or Tommaso, detto Didimo, uno dei dodici, non era con loro quando venne Gesù.
Giovanni 20:25 Gli altri discepoli dunque gli dissero: «Abbiamo visto il Signore». Ma egli disse loro: «Se io non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi, e se non metto il mio dito nel segno dei chiodi e la mia mano nel suo costato, io non crederò».
Giovanni 20:26 Otto giorni dopo, i discepoli erano di nuovo in casa, e Tommaso era con loro. Gesù venne a porte serrate, si presentò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!».
Giovanni 20:27 Poi disse a Tommaso: «Metti qua il dito e guarda le mie mani, stendi anche la mano e mettila nel mio costato; e non essere incredulo, ma credente».
Giovanni 20:28 Allora Tommaso rispose e gli disse: «Signor mio e Dio mio!».
Giovanni 20:29 Gesù gli disse: «Perché mi hai visto Tommaso, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto».
Giovanni 20:30 Or Gesù fece ancora molti altri segni in presenza dei suoi discepoli, che non sono scritti in questo libro.
Giovanni 20:31 Ma queste cose sono state scritte affinché voi crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e affinché, credendo, abbiate vita nel suo nome.
Apparizione di Gesù preso il mare di Tiberiade
Giovanni 21:1 Dopo queste cose, Gesù si fece vedere di nuovo dai discepoli presso il mare di Tiberiade; e si fece vedere in questa maniera.
Giovanni 21:2 Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele da Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e due altri dei suoi discepoli erano insieme.
Giovanni 21:3 Simon Pietro disse loro: «Io vado a pescare». Essi gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Così uscirono e salirono subito sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
Giovanni 21:4 Al mattino presto, Gesù si presentò sulla riva, i discepoli tuttavia non si resero conto che era Gesù.
Giovanni 21:5 E Gesù disse loro: «Figlioli, avete qualcosa da mangiare?». Essi gli risposero: «No!».
Giovanni 21:6 Ed egli disse loro: «Gettate la rete dal lato destro della barca e ne troverete». Essi dunque la gettarono e non potevano più tirarla su per la quantità di pesci.
Giovanni 21:7 Allora il discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore». Simon Pietro, udito che era il Signore, si cinse con la veste (perché era nudo) e si gettò in mare.
Giovanni 21:8 Gli altri discepoli invece andarono con la barca (non erano infatti molto lontani da terra, solo circa duecento cubiti), trascinando la rete piena di pesci.
Giovanni 21:9 Come dunque furono scesi a terra, videro della brace con sopra del pesce e del pane.
Giovanni 21:10 Gesù disse loro: «Portate qua dei pesci che avete presi ora».
Giovanni 21:11 Simon Pietro risalì in barca e tirò a terra le rete, piena di centocinquantatré grossi pesci; e benché ve ne fossero tanti, la rete non si strappò.
Giovanni 21:12 Gesù disse loro: «Venite a far colazione». Or nessuno dei discepoli ardiva chiedergli: «Chi sei?», sapendo che era il Signore.
Giovanni 21:13 Allora Gesù venne, prese del pane e ne diede loro; e così pure del pesce.
Giovanni 21:14 Ora questa fu la terza volta che Gesù si fece vedere dai suoi discepoli, dopo essere risuscitato dai morti.
Giovanni 21:15 Dopo che ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone di Giona mi ami tu più di costoro?». Gli rispose: «Certo Signore, tu lo sai che io ti amo». Gesù gli disse: «Pasci i miei agnelli».
Giovanni 21:16 Gli chiese di nuovo una seconda volta: «Simone di Giona, mi ami tu?». Gli rispose: «Certo Signore, tu lo sai che io ti amo». Gesù gli disse: «Abbi cura delle mie pecore».
Giovanni 21:17 Gli chiese per la terza volta: «Simone di Giona, mi ami tu?». Pietro si rattristò che per la terza volta gli avesse chiesto: «Mi ami tu?», e gli rispose: «Signore, tu sai ogni cosa, tu sai che io ti amo». Gesù gli disse: «Pasci le mie pecore.
Giovanni 21:18 In verità, in verità ti dico che, quando eri giovane, ti cingevi da te e andavi dove volevi, ma quando sarai vecchio, stenderai le tue mani e un altro ti cingerà e ti condurrà là dove tu non vorresti».
Giovanni 21:19 Or disse questo per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E detto questo, gli disse: «Seguimi».
Giovanni 21:20 Or Pietro voltatosi, vide che li seguiva il discepolo che Gesù amava, quello che durante la cena si era anche posato sul petto di Gesù e aveva chiesto: «Signore, chi è colui che ti tradisce?».
Giovanni 21:21 Al vederlo, Pietro disse a Gesù: «Signore, e di costui che ne sarà?».
Giovanni 21:22 Gesù gli rispose: «Se voglio che lui rimanga finché io venga, che te ne importa? Tu seguimi!».
Giovanni 21:23 Si sparse allora la voce tra i fratelli che quel discepolo non sarebbe morto; ma Gesù non aveva detto a Pietro che egli non sarebbe morto, ma: «Se io voglio che lui rimanga finché io venga, che te ne importa?».
Giovanni 21:24 Questo è il discepolo che rende testimonianza di queste cose e che ha scritto queste cose; e noi sappiamo che la sua testimonianza è verace.
Giovanni 21:25 Or vi sono ancora molte altre cose che Gesù fece, che se fossero scritte ad una ad una, io penso che non basterebbe il mondo intero a contenere i libri che si potrebbero scrivere. Amen.